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La pagella di Legambiente ai candidati a sindaco

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Nota di redazione: in vista delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012 Legambiente ha chiamato i dieci candidati a sindaco di Carrara a confrontarsi sui temi della sua piattaforma programmatica. Sulla base delle risposte date e dell’attento riascolto del video del confronto pubblico, i nostri valutatori hanno compilato la presente pagella.
I voti assegnati nella pagella non rappresentano una nostra indicazione di voto, ma misurano semplicemente quanto la risposta data dai candidati nel confronto pubblico si avvicina alla piattaforma di Legambiente. I nostri valutatori hanno posto particolare attenzione nel giudicare in maniera imparziale gli impegni effettivamente ed esplicitamente assunti dai candidati, senza farsi influenzare dalla loro abilità oratoria, da simpatie o pregiudizi politici o da processi alle intenzioni.
A tutti i candidati chiederemo conto del loro operato e del mantenimento degli impegni assunti di fronte ai cittadini.


 


LA PAGELLA
(voti espressi come vicinanza alla piattaforma di Legambiente):

 

 

Giudizi di sintesi


Antonio Biggi (8,7)
– Lega Nord

Ha sottoscritto la dichiarazione di impegni (quasi tutti al 100%) ed ha avuto cura di rispondere in maniera pertinente alle domande, dichiarando posizioni molto vicine a quelle di Legambiente per quanto riguarda il marmo, Villa Ceci, il porto e la raccolta differenziata (RD) porta a porta (PaP) dei rifiuti. Più deboli (come per la maggioranza degli altri candidati) le risposte sul come intende reperire le risorse per la raccolta PaP e, soprattutto, sull’impegno alla certificazione ambientale del Comune (un tema che, obiettivamente, richiede conoscenze tecniche specifiche e sul quale hanno mostrato di zoppicare molti candidati).

Nicola Franzoni (8,6) – Futuro e Libertà per l’Italia

Ha brillato particolarmente sulle domande relative al marmo (richiamando anche le iniziative concrete assunte per ristabilirvi la legalità e la priorità dell’interesse pubblico) e al porto commerciale e turistico. Meno approfondita la risposta sulla raccolta PaP e un po’ elusive le risposte sulla perequazione per l’acquisizione dell’area Ceci e sulla certificazione ambientale.

Matteo Martinelli (8,6) – Movimento 5 Stelle

Piena coincidenza con Legambiente sul settore marmo (salvo la durata della concessione, proposta a 15 anni) e sul porto e buon punteggio sui rifiuti. Su Villa Ceci ha lasciato aperta la risposta, sia pure rinviando la scelta ad un percorso decisionale partecipativo. Parzialmente elusiva la risposta sulla certificazione ambientale, pur centrando l’intervento sull’importanza dell’adozione delle buone pratiche.

Claudia Bienaimè (8,3) – Fabbrica della Sinistra, Verdi per Carrara, Italia dei Valori, Carrara bene comune

Ottiene il massimo dei voti sul porto e un ottimo punteggio sul tema della certificazione ambientale. Sul marmo, voti elevati tranne che sulla durata della concessione (per la quale propone 19 anni). Su Villa Ceci mostra la massima condivisione sul destinare a parco l’intera area, ma dà una risposta non esaustiva sulla perequazione, così come sulle modalità della raccolta differenziata.

Cesare Micheloni (7,9) – Io amo Carrara

È uno dei pochi candidati a mostrare competenza sulla certificazione ambientale. Ottimo punteggio anche sul marmo, salvo sulla durata della concessione (almeno 20 anni). Condivide pienamente l’accoglimento del porto turistico entro l’attuale perimetro, ma non risponde esplicitamente sul respingere ogni suo ampliamento. Pur condividendone lo spirito, è un po’ elusivo sulla RD dei rifiuti. Su Villa Ceci non si pronuncia esplicitamente sulle richieste modifiche al piano strutturale e su dove effettuare la perequazione.

Paolo Vannucci (6,9) – Partito Comunista dei Lavoratori

Ottiene un punteggio medio su quasi tutte le domande, in buona parte perché non dà risposte puntuali. Le risposte sul marmo fanno pensare ad una sostanziale condivisione delle proposte di Legambiente, ma hanno un taglio generale, senza scendere nello specifico dei quesiti posti. Voti bassi sul porto, per il quale si mostra indifferente sull’eventualità sia dell’ampliamento sia del nuovo porto turistico, ritenendo prioritaria la questione della gestione pubblica. Debole, come quella di altri candidati, la risposta sulla certificazione ambientale.

Lanmarco Laquidara (6,4) – Popolo della Libertà, La Destra

Ottimi voti sui rifiuti e sul marmo, tranne che sulla durata della concessione (20 anni) e sull’eliminazione della possibilità di concordare le tariffe con gli industriali. Fortemente insufficiente su Villa Ceci (in nome del realismo ne accetta l’edificazione di una parte) e sul porto, dichiarandosi favorevole sia all’ampliamento del commerciale sia al nuovo porto turistico, pur essendo disponibile a recedere di fronte ad un pronunciamento referendario in tal senso. Debole anche la risposta sulla certificazione ambientale, mostrando un certo scetticismo sull’utilità di tali procedure.

Elvino Vatteroni (5,7) – Io voto per Carrara, 7 luglio

I suoi interventi, in gran parte di carattere generale, non danno spesso puntuali risposte alle specifiche domande, ottenendo così diversi punteggi mediocri. Va un po’ meglio sul marmo (ma non si impegna a porre termine alla possibilità di concordare le tariffe con gli industriali), mentre su Villa Ceci dà una risposta contraddittoria (si esprime per la “volumetria zero”, ma poi ne ammette l’edificazione, condizionata all’uso di materiali riciclabili). Il voto peggiore lo ottiene sul porto, per le argomentazioni un po’ confuse (dalle quali si desume che è favorevole all’ampliamento del commerciale e al nuovo porto turistico) e la mancata sottoscrizione della dichiarazione di impegni.

Angelo Zubbani (3,9) – Federaz. della Sinistra, Carrara Futura, Sel Sorridi Carrara, UDC, PD, PSI, Partito Repubblicano

Va premesso che la piattaforma di Legambiente è di carattere rivendicativo: chiede cioè ai candidati di assumersi impegni che le recenti amministrazioni non hanno voluto accogliere mentre, ovviamente, non rivendica obbiettivi che sono già stati conquistati in passato. Per questo motivo il sindaco uscente è già in partenza il candidato più sfavorito. Va aggiunto che ha lasciato interamente in bianco la dichiarazione di impegni, adducendo la motivazione di ritenere sufficientemente chiare le sue dichiarazioni verbali.

Non sorprendono pertanto i bassi voti ottenuti sul marmo né quelli, pessimi, su Villa Ceci (ove difende la variante recentemente votata che prevede oltre 1300 nuovi abitanti nell’area) e sul porto, ove difende sia l’ampliamento del porto attuale sia il nuovo porto turistico. Riceve voti medi solo sui rifiuti e sulla certificazione ambientale.

Giuseppe Costa (2,6) – Caccia Ambiente

È il fanalino di coda. Lasciando quasi interamente in bianco la dichiarazione di impegni e dando numerose risposte generiche, elusive del carattere molto puntuale delle domande, ottiene voti molto bassi su tutta la linea. Il punteggio peggiore (poco sopra lo zero) lo ottiene sul porto, pronunciandosi a spada tratta per il suo ampliamento, sia turistico che commerciale. L’unico voto passabile lo spunta sull’area Ceci (sebbene non si esprima sulla perequazione).

 

I voti nelle singole materie


Criteri di valutazione

Un primo giudizio sui candidati è stato espresso in tempo reale da 10 valutatori presenti nel cinema Garibaldi, che hanno compilato un apposito modulo. In seguito il giudizio è stato affinato con l’attento e ripetuto riascolto del video, impiegando i criteri omogenei indicati di seguito. Il voto finale è la media di quelli espressi dai valutatori.

I cittadini possono verificare personalmente l’obiettività dei giudizi espressi ascoltando il video del confronto tra i candidati e confrontando le risposte dei candidati con la piattaforma programmatica di Legambiente.

Il voto 10 è stato dato a chi ha risposto esplicitamente, in maniera pertinente, condividendo in pieno gli impegni proposti e sottoscrivendoli al 100% nel modulo della “Dichiarazione di impegni”. Al contrario, il voto 0 è stato dato ai candidati che hanno dichiarato una posizione diametralmente opposta alla nostra.

Molti candidati, tuttavia, non hanno dato una risposta puntuale alle domande loro rivolte, sebbene queste chiedessero impegni precisi. In questi casi è stato assegnato il voto 7 se l’impegno è stato sottoscritto al 100% e il voto 3 se non lo è stato.

 

1. Marmo

Domanda 1a: Modificare il Regolamento agri marmiferi riducendo la durata della concessione a 10 anni

1b: Abolire il rinnovo automatico della concessione

1c: Eliminare dal regolamento la possibilità di concordare tariffe con gli industriali

1d: Alla loro scadenza, mettere all’asta le concessioni

Pagella Legambiente ai candidati sindaco

Al 1° posto, con voto 9,8, si classifica Franzoni: sottoscrive i 4 impegni al 100% e, rispondendo alle domande, dichiara di condividere le nostre proposte; aggiunge che intende rilasciare le concessioni entro 6 mesi, stabilire una quantità minima e una massima da scavare e porre l’obbligo di lavorare in loco il 50% del marmo; informa delle iniziative di Fli (esposto alla Procura e interpellanza parlamentare sulle illegittimità nelle cave).

Seguono Martinelli e Biggi (per i quali la durata della concessione deve essere rispettivamente di 15 e di 15-20 anni),

Micheloni (durata almeno 20 anni) e Bienaimè (durata 19 anni), penalizzata per non essersi esplicitamente pronunciata sull’abolizione del rinnovo automatico e sul mettere all’asta le concessioni (pur essendosi assunta per iscritto l’impegno al 100%).

L’adesione di Laquidara è un po’ più tiepida sulla durata della concessione (20 anni) e sulle tariffe: deve sì fissarle il Comune, ma dopo aver ascoltato gli industriali e, comunque, occorre un periodo di transizione prima di cambiare sistema. Stesso voto (8) a Vannucci perché, pur premettendo che aderisce in toto alle proposte di Legambiente e sottoscrivendo la dichiarazione di impegni, non risponde puntualmente alle singole domande. Anche Vatteroni è penalizzato da un’analoga elusione di alcune domande e da sottoscrizione di impegni parziale.

Il basso voto di Zubbani deriva dall’elusione di alcune domande (asta per le concessioni, tariffe concordate con gli industriali), dalla distanza dalle nostre proposte (durata della concessione 20 anni) e dalla mancata sottoscrizione della Dichiarazione di impegni.

Fanalino di coda è Costa che parla genericamente del marmo non rispondendo puntualmente a nessuna domanda né sottoscrivendo impegni scritti.

 

2. Parco di Villa Ceci

2a: Modificare il Piano Strutturale, destinando l’intera area Ceci a Parco ed eliminando ogni edificabilità

2b: Per acquisire l’area, nel caso di perequazione, consentire l’edificabilità solo in aree esterne al Parco

Pagella Legambiente ai candidati sindaco

1° classificato Biggi, non a pieni voti per la sbrigatività delle risposte. Seguono Franzoni –penalizzato dall’essersi disperso su altre questioni (es. Nuovo Pignone) e dal non essersi espresso sulla perequazione– e Bienaimè che con la dichiarazione, pur condivisibile, che non bisogna prevedere nuove aree edificabili (puntando, invece, sul recupero dell’esistente), lascia senza risposta la domanda sulla perequazione, non escludendo in tal modo l’eventualità di perequare all’interno dell’area Ceci.

Vannucci sottoscrive al 100%, ma non dà risposte pertinenti. Martinelli, pur precisando che il Mov5Stelle aderisce a “Stop al consumo di territorio”, è consapevole che il Comune non ha soldi per l’esproprio; non risponde quindi esplicitamente alle domande, ma si propone di sottoporre le scelte ad un processo decisionale partecipativo. Micheloni è a favore del parco, ma non si pronuncia sulla modifica al Piano strutturale; accetta con realismo la perequazione, ma non esplicita se all’interno o all’esterno dell’area Ceci. Costa difende l’idea del parco, ma dà risposte generiche e non sottoscrive l’impegno sulla perequazione all’esterno dell’area.

Vatteroni dà una risposta contraddittoria (edificazione zero, ma poi ammette l’edificazione anche nel parco purché con materiali riciclabili), mentre Laquidara –pur sottoscrivendo i due impegni all’80%– accetta espressamente l’edificabilità e la perequazione nell’area (lungo il viale). Ultimo è Zubbani che, per realizzare il parco, in nome della concretezza difende le scelte fatte nel piano strutturale; sebbene non dichiari espressamente che la perequazione sarà fatta entro l’area Ceci, è lo stesso piano strutturale a parlare per lui (prevedendo 1341 nuovi abitanti nell’area).

 

3. Porto

3a: Respingere ogni ampliamento (sia a fini commerciali che turistici)

3b: Modificare gli strumenti urbanistici per accogliere entro l’attuale perimetro anche il porto turistico

Pagella Legambiente ai candidati sindaco

Bienaimè, Biggi e Martinelli prendono pieni voti, condividendo e sottoscrivendo in toto la piattaforma Legambiente.

Seguono Franzoni –che, pur esprimendo analoga condivisione, non la argomenta compiutamente, disperdendosi in critiche ad altre forze e su altri temi– e Micheloni che risponde telegraficamente alla seconda domanda ed elude la prima.

Con notevole distacco, seguono Vannucci (che sottolinea l’importanza che il porto sia pubblico, dichiarandosi indifferente alla sua collocazione: entro o fuori il porto attuale) e Laquidara che è a favore sia dell’ampliamento del porto attuale, per accogliere le navi da crociera, sia del nuovo porto turistico; pur avendo le stesse posizioni di Zubbani, prende un voto 3,7 (anziché 0) perché si è dichiarato favorevole ad un referendum e pronto a recedere di fronte al parere popolare. Praticamente a zero è anche Costa che respinge espressamente l’ipotesi di accogliere il porto turistico entro l’attuale.

 

4. Rifiuti

4a: Estendere subito raccolta porta a porta per raggiungere entro un anno il 65% di differenziata

4b: Se sì, dove intendi reperire le risorse?

Pagella Legambiente ai candidati sindaco

Sulla raccolta differenziata tutti i candidati sono sufficienti, ad eccezione di Costa che non risponde esplicitamente ad entrambe le domande, né sottoscrive la dichiarazione di impegni.

I primi due in classifica sono Laquidara e Martinelli, leggermente penalizzati (come peraltro tutti i candidati) dall’obiettiva difficoltà di indicare in modo convincente dove reperire le risorse per l’immediata e massiccia estensione della raccolta differenziata porta a porta.

Seguono Biggi che propone mezzi elettrici, la fusione delle municipalizzate e l’incentivazione dei cittadini che fanno la RD, Vannucci, Micheloni che sottolinea l’importanza della riduzione dei rifiuti (es. prodotti liquidi alla spina) e, quasi a pari punti, Bienaimè, Franzoni, Zubbani, Vatteroni.

 

5. Sostenibilità ambientale

5: Entro 100 giorni avviare procedura ISO 14001 o EMAS, anche creando assessorato alla gestione ambientale

Pagella Legambiente ai candidati sindaco

La prima è Bienaimè –che condivide e sottoscrive l’impegno e sottolinea, a tal fine, l’importanza della formazione del personale– seguita da Micheloni che, ritenendo che per il conseguimento delle certificazioni ambientali non basterà un anno, ma ne occorreranno due, mostra consapevolezza delle obiettive difficoltà del percorso.

Altri candidati, pur mostrando di non avere una buona conoscenza delle procedure di certificazione ambientale (un tema obiettivamente specialistico, anche se molto importante), ne accolgono positivamente lo spirito, pur con risposte non rigorose: rientrano in questo gruppo Franzoni, Martinelli, Vatteroni, Biggi e Vannucci Analogo voto riceve Zubbani, consapevole del tema e delle sue difficoltà, ma penalizzato per la mancata sottoscrizione di impegni.

In coda troviamo Laquidara che dichiara il suo scetticismo verso procedure formali e, infine, Costa che elude la domanda.

 



Per saperne di più:

Sul confronto tra i candidati sindaco:

Candidati sindaco a confronto sulla piattaforma Legambiente (VIDEO, 13/4/2012)

Elezioni amministrative: la piattaforma programmatica di Legambiente (7/4/2012)

Sul marmo (canoni di concessione delle cave, entrate comunali, illegittimità, proposte):

Cave: Legambiente chiede un’indagine alla commissione antimafia (11/8/2012)

Cave: illegittimità e danno erariale. Esposto contro amministratori a Procura e Corte dei Conti (12/7/2012)

Basta regali alle cave: rilasciare le concessioni e porre fine al danno erariale (8/6/2012)

Regolamento agri marmiferi, tariffe, concessioni: serve una vera svolta (23/2/2012)

Più soldi dalle cave? Basta demagogia: il Comune rispetti la legge! (30/11/2011)

Carrara aumenta le tasse per non far pagare le cave che smaltiscono abusivamente le terre (7/7/2011)

Tariffe marmo: ecco la proposta di Legambiente (6/5/2011)

Dopo la trasmissione di Report sulle cave. Il sindaco: impotente o responsabile? (9/4/2011)

Canoni di concessione cave: le scelte del Comune impoveriscono la città. Esposto a Procura e Corte dei Conti (14/10/2010)

Il Comune si riappropri delle cave: il marmo deve tornare a dare benefici ai cittadini (27/10/2010)

Cave: aumentare affitti e canoni (3/9/2010)

 Le cave operano senza concessione: la risposta del comune a Legambiente (30/9/2010) (222 KB))

 Commissione consultiva su cave, concessioni, canoni: Relazione conclusiva 2002 (1,83 MB)

 Sentenza Corte Costituzionale 488/1995 su concessioni cave (1,49 MB)

 Introduzione allo studio del sistema minerario estense (Cesare Piccioli, 2005) (6,25 MB)

 Sentenza TAR Cava Scalocchiella (2003) (369 KB)

 Regolamento Agri Marmiferi (modifiche 2002) (3,2 MB)

Accordo tariffe marmo (scaglie e blocchi) (28/2/2008) (0,77 MB)

Esposto per il riconoscimento delle cave come beni comuni (5/10/2005)

Sul porto commerciale e turistico e sul water front:

Basta al consumo del litorale: ospitare il porto turistico all’interno di quello commerciale (13/12/2010)

Porto turistico: le osservazioni al progetto Caltagirone (19/9/2010)

Dal processo partecipativo sul water front: una lezione di democrazia (19/7/2010)

Il processo partecipativo sul water front promosso da AmareMarina: quale futuro per il fronte mare? (30/6/2010)

Sul parco di Villa Ceci:

Legambiente presenta un mare di osservazioni alla variante al Piano Strutturale (29/3/2010)

Variante al piano strutturale: il Comune nasconde le carte, Legambiente le presenta in pubblico (27/2/2010)

Legambiente e Coldiretti chiedono un processo partecipativo per la variante al Piano Strutturale (19/1/2010)

Variante al piano strutturale: violata la legge sulla partecipazione. Appello al Difensore Civico regionale (26/10/2009)

Osservazioni preliminari alla variante al piano strutturale di Carrara (25/9/2009)

Cemento o Parco a Villa Ceci? Il sindaco gioca sulle parole? (25/10/2008)

Prime osservazioni alla bozza di revisione del Piano Strutturale (23/8/2008)

Incontro con l’assessore all’urbanistica Vannucci: le nostre proposte (26/2/2008)

Cemento in vista: per il candidato sindaco Zubbani il piano strutturale è solo “lacci e lacciuoli” (3/3/2007)

Osservazioni alla variante del piano dell’Arenile (16/9/2006)

Sul porto commerciale e turistico e sul water front:

Basta al consumo del litorale: ospitare il porto turistico all’interno di quello commerciale (13/12/2010)

Porto turistico: le osservazioni al progetto Caltagirone (19/9/2010)

Dal processo partecipativo sul water front: una lezione di democrazia (19/7/2010)

Il percorso partecipativo sul water front promosso da AmareMarina: quale futuro per il fronte mare? (30/6/2010)

Porto turistico: un protocollo d’intesa nell’interesse di chi o a favore di che cosa? (3/1/2010)

Le manovre per l’ampliamento del porto. Le associazioni scrivono al Ministro dell’Ambiente (13/1/2007)

Legambiente nazionale chiede al Ministero dell’Ambiente di partecipare al tavolo tecnico sul porto (4/8/2006)


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