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31 Ago 2011

Piano antipolveri: di tutto, ma non una misura per abbattere le polveri

Per Vannucci, Carrara è una città come le altre, senza camion del marmo

L’assessore all’ambiente Vannucci ha presentato le mirabolanti previsioni del piano d’azione comunale per migliorare la qualità dell’aria: 18 nuove rotatorie, nuove linee bus, posteggi periferici, nuova ZTL. Tutte misure condivisibili e spese consistenti ma sulle quali conveniamo: si tratta di buoni investimenti per la città.

Stupisce però che il piano non preveda alcuna misura per ridurre le polveri di marmo, come se Carrara fosse una città come tutte le altre, anziché caratterizzata proprio dall’intenso traffico dei camion del marmo che sono la fonte principale di polveri sottili.

Il Comune non vuole adeguare l’impianto di lavaggio per non darla vinta ai cittadini. Eppure l’impianto non funziona

Proprio l’entità degli investimenti, inoltre, testimonia che il mancato adeguamento dell’impianto di lavaggio camion di Torano, ordinato dai giudici Bartolini e Ermellini, non è motivato da mancanza di fondi ma dalla scelta pregiudiziale del Comune di “non darla vinta” a quei cittadini che da anni “pretendono” il miglioramento dell’impianto.

Eppure l’impianto non lava la carrozzeria, ma solo le ruote e con risultati che sono sotto gli occhi di tutti: a parte rarissime quanto lodevoli eccezioni (foto 1), i camion che scendono dalle cave hanno i pneumatici sporchi (foto 2 e 3).

Come testimonia la serie di foto dell’appendice, in una sola mattina (27 luglio), su 315 camion transitati, 196 (pari al 62%) avevano i pneumatici decisamente sporchi: non solo i 75 che trasportavano blocchi (quindi esonerati dal lavaggio, per volontà del Comune), ma anche i 121 transitati nell’impianto di lavaggio (scaglie, granulati, terre). A questi vanno poi aggiunti 79 camion con pneumatici un po’ sporchi, 30 accettabili e solo 10 davvero puliti.

Le misure antipolveri non sono costose: perché il piano non le contiene?

Dunque Vannucci può lecitamente decantare le previsioni del piano come misure volte a snellire il traffico e a migliorare la vivibilità della città, ma non spacciarle come finalizzate a migliorare la qualità dell’aria. Un piano antipolveri, infatti, non può prescindere dall’individuazione delle cause (sporcizia dei camion del marmo) e dalle misure per affrontarle. A tal fine la misura più efficace (e ben più economica anche di una sola delle rotatorie contenute nel piano) è il miglioramento dell’impianto di lavaggio di Torano, alla quale Vannucci, il sindaco e tutto il Comune oppongono da sempre un incomprensibile quanto ostinato rifiuto.

Senza contare il rifiuto alle misure elementari e a costo zero (ad es. la chiusura del telone per i camion di scaglie, sottoporre a lavaggio anche i camion dei blocchi) e a quelle che addirittura porterebbero soldi nelle casse comunali (come sollecitare la polizia municipale a controllare il rispetto dell’ordinanza comunale sulla pulizia dei camion).

Concordiamo dunque con l’utilità delle misure previste, ma il piano potrà essere chiamato antipolveri solo quando conterrà almeno una misura volta a ridurre le polveri del marmo.

Carrara, 31 agosto 2011
Legambiente Carrara

Foto 1. Un esempio, tanto meritevole quanto raro, di camionista scrupoloso: trasporta scaglie (freccia) chiudendo il telone di copertura (pur non avendone l’obbligo) e provvede autonomamente a mantenere pulito il cassone ed i pneumatici.

Foto 2. Le polveri sul cassone e sui pneumatici sono la prova più lampante dell’inadeguatezza dell’impianto di lavaggio camion.

Foto 3. I camion dei blocchi sono esonerati dall’obbligo del lavaggio ed hanno perciò il diritto di transitare con i pneumatici sporchi. Le polveri sui blocchi (freccia) e sul pianale dovrebbero invece essere sanzionate, ma lo sono ben raramente.