Nuova richiesta di trasformazione in miniappartamenti per le Rta dell’ex Mediterraneo
A volte ritornano … o ci riprovano …
È passato più di un anno dall’ultima richiesta della Porto Spa di poter trasformare la quota di Residenze turistico-alberghiere prevista nell’area dell’ex hotel Mediterraneo in mini appartamenti ed ecco che l’ing. Fruzzetti, direttore dei lavori, torna alla carica.
In questo periodo l’attività del cantiere è praticamente ferma e adesso si capisce perché e qual è il vero scopo che l’armatore Bogazzi celava dietro al progetto di Mario Botta che avrebbe dovuto rendere più bella e più moderna Marina di Carrara.
Rallentando all’infinito i lavori di ricostruzione dell’albergo ha voluto, infatti, creare la situazione ideale per arrivare all’aut-aut. In soldoni “lasciateci guadagnare con la vendita dei miniappartamenti e noi costruiremo l’hotel, altrimenti… l’area la lasciamo così com’è e l’albergo ve lo sognate”.
Quali scuse si adducono per la richiesta di cambio di destinazione d’uso dei 26 alloggi? La crisi economica e le ridotte entrate del porto che non consentirebbero al Bogazzi un adeguato guadagno.
Scuse risibili addotte dalla proprietà
A ben guardare sono giustificazioni risibili: in primo luogo un imprenditore capace dovrebbe essere in grado di fare i suoi conti prima di stipulare un accordo con il Comune, senza dover poi cambiare le carte in tavola; in secondo luogo le finanze del dottor Bogazzi paiono in ottima salute, visti i suoi fortunati e recenti investimenti; in terzo luogo pare strano sentir parlare di minori introiti del Porto da parte di coloro che, con lo scopo di ampliarlo, ne decantano l’intensità dei traffici; infine ci domandiamo se il dottor Bogazzi si sia preoccupato così tanto della “crisi economica” delle famiglie degli ex dipendenti del Mediterraneo rimasti senza lavoro da quando l’hotel è stato demolito dalla Porto Spa.
La concessione di variante sarebbe un precedente pericoloso
Ma, a parte l’inconsistenza delle motivazioni addotte, c’è una ragione fondamentale per cui la variante non deve assolutamente essere concessa. Consentire cambiamenti di destinazione d’uso di questo genere costituirebbe, infatti, un precedente molto pericoloso.
Basandosi su questo precedente, ad esempio, i proprietari dell’hotel in viale Colombo, che già in passato avevano chiesto la trasformazione della struttura in mini appartamenti e se l’erano vista negare grazie soprattutto all’occhiuta vigilanza dei residenti e di Legambiente, potrebbero tornare alla carica e allora sarebbe difficile spiegare perché a Bogazzi si dice sì e agli altri no. Senza contare che la stessa richiesta potrebbero avanzarla anche altri proprietari di hotel e pensioni che non stimassero sufficiente il guadagno ricavato dalle loro attività!
Già in passato, colpevolmente, si è data ai proprietari di strutture ricettive la possibilità di trasformarle in appartamenti con il bel risultato che gli alberghi scarseggiano e si prevede di consumare altro suolo per costruirne di nuovi al posto di quelli che le Amministrazioni stesse hanno consentito di cancellare.
Cosa chiediamo
È ora, perciò, di mettere la parola fine a tutto questo “nonsenso”.
Già un anno fa avevamo apprezzato la decisione del sindaco di non cedere al ricatto di Bogazzi; adesso gli chiediamo di confermare la sua scelta, pronunciando un bel NO, chiaro e tondo, alla trasformazione delle RTA in miniappartamenti, senza pensare ad “aprire ragionamenti alla luce del sole e nelle sedi opportune”.
Anzi gli chiediamo di più: ponga vincoli rigidi per impedire anche in futuro trasformazioni da alberghi a Rta e da queste a miniappartamenti.
Infatti, se la città ha davvero bisogno di strutture ricettive, non un metro cubo di alberghi esistenti o previsti deve andare perduto o trasformato per favorire interessi privatistici a scapito di quelli collettivi!
Carrara, 13 giugno 2011
Legambiente Carrara
Per saperne di più:
Su speculazioni e incuria per i beni pubblici:
Hotel Mediterraneo: perché Bogazzi investe a Massa e piange miseria a Carrara? (20/4/2012)
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