Gli studenti del liceo scientifico “G. Marconi”, seguiti dagli insegnanti e dal responsabile del progetto, D. Billotta, hanno sviluppato nel 2010 e proseguito nel 2011 il progetto scuola della Fondazione Caponnetto “I Giovani, sentinelle della legalità”.
Nell’incontro del 28 marzo 2011 hanno presentato alle autorità, associazioni e cittadinanza il resoconto del loro lavoro “Le polveri sottili e gli effetti sul territorio: inquinamento e salute”.
Si riporta di seguito l’intervento del circolo Legambiente, tenuto da Giuseppe Sansoni.
Le polveri sottili non inquinano solo l’aria: corrompono anche la legalità
Abbiamo accolto con gioia ed entusiasmo il vostro invito. Incontrarvi è per noi motivo di grande commozione perché vediamo in voi e nel percorso di “sentinelle della legalità” che avete intrapreso gli stessi ideali per i quali ci battiamo da sempre. Un grazie di cuore dunque a tutti voi, anche a nome dell’intera città: siete la più grande speranza per Carrara.
La battaglia per la legalità, infatti, si combatte innanzitutto entro ciascuno di noi, coltivando i valori dell’interesse pubblico, sconfiggendo l’infezione mentale dell’egoismo personale e la tentazione di prendere le scorciatoie del clientelismo, dei favori, delle “furbizie”, che umiliano la nostra dignità e ci rendono servi.
Poi, naturalmente, la battaglia va portata all’esterno, per costruire una società dei diritti comuni, ribellarsi non solo alle grandi e piccole violazioni della legalità, non solo ai comportamenti omissivi della pubblica amministrazione, ma anche a quegli atti che, pur essendo pienamente legali, antepongono un interesse privato a quello pubblico (si pensi, ad esempio, a molte scelte urbanistiche).
Il tutto nella consapevolezza che ogni indebolimento della legalità apre una porta alla corruzione, alla prevaricazione, al clientelismo, alle manovre di gruppi di potere che si impadroniscono dell’amministrazione pubblica, al prevalere degli interessi privati su quelli pubblici, alla compromissione del territorio e delle sue risorse, all’impoverimento economico e morale dei cittadini, in poche parole alla distruzione del nostro tessuto sociale.
Venendo al tema dell’incontro odierno, le polveri sottili e i loro effetti sul territorio, concentrerò l’attenzione sul fatto che le polveri sottili non inquinano solo l’aria che respiriamo, ma corrompono anche la legalità, il clima sociale in cui viviamo.
Vediamo dunque, attenendoci alle sole polveri sottili, quali e quanti siano i livelli di legalità compromessi a Carrara.
1. Violazioni aperte della legalità
- l’ordinanza del sindaco precedente –che prevede una giornata di fermo camion dopo tre superamenti consecutivi del limite di legge del PM10– è apertamente violata dal sindaco attuale che scarta arbitrariamente dal calcolo dei superamenti ben quattro giorni della settimana (dal giovedì alla domenica). [Si vedano: Ordinanza violata: la risposta del sindaco, 3/4/2008; Il sindaco spiega come non intende applicare l’ordinanza, 22/4/2008; La beffa del sindaco, 15/5/2008; I trucchi del sindaco, 30/9/2009].
2. Resistenza alla legalità
- il Comune non ha attuato le disposizioni impartitegli nell’aprile 2008 dall’ordinanza del tribunale, costringendoci ad aprire un secondo procedimento giudiziario, conclusosi recentemente con una nuova ordinanza del giudice che condanna il Comune e impone la realizzazione coatta del progetto di adeguamento dell’impianto di lavaggio camion. Tuttavia il sindaco ha presentato un secondo ricorso e insiste: l’adeguamento sarebbe uno spreco poiché l’impianto funzionerebbe solo pochi mesi, poi sarebbe dismesso con l’apertura della strada dei marmi. Peccato che sostiene questa tesi da quattro anni, durante i quali ha risparmiato 60.000 € producendo però un danno di oltre un milione di € ai camionisti e alle casse comunali [Una sentenza storica, 3/5/2008; Polveri: la salute vale meno di una rotatoria, 11/12/2008; La strategia del comune: un disastro per la città, 7/2/2011; Il giudice ha deciso, 17/3/2011].
3. Tolleranza verso le violazioni della legalità
- I nostri appelli al prefetto perché richiamasse il sindaco a rispettare l’ordinanza sulla giornata di fermo camion e quella del giudice Bartolini sono caduti nel vuoto [Appello al prefetto, 12/2/2008; Nuovo appello al prefetto, 26/2/2008; Il prefetto giustifica il sindaco, 24/2/2009];
- l’ordinanza comunale del 2005 (obbligo di cassoni a tenuta per i camion, telone di copertura, pulizia dei pianali dei camion del marmo, scaglie che non superino le sponde, pulizia dell’innesto delle vie d’arroccamento) è violata quotidianamente da centinaia di camion che passano sotto il naso della pattuglia della polizia municipale appositamente istituita per tali controlli a seguito dell’ordinanza del giudice [Cassoni a tenuta: richiesta alla polizia, 11/10/2008; Cassoni a tenuta: la risposta della polizia, 29/1/2009; Cassoni a tenuta: la risposta evasiva del sindaco, 13/2/2009; Cassoni a tenuta: controlli deliberatamente inefficaci, 20/3/2009; La polizia controlli i camion del marmo, 19/10/2010; La polizia non riconosce l’ordinanza comunale? 22/10/2010; Ecco i dati dei controlli sui camion, 21/3/2011];
- milioni di tonnellate di terre di cava sono smaltite abusivamente sulle nostre montagne, ridotte ad un’immensa discarica. Il dirigente del settore marmo, pur riconoscendo che ciò comporta la revoca dell’autorizzazione, ha dichiarato pubblicamente che non prenderà mai tale provvedimento [Documentato lo smaltimento abusivo di terre, 17/2/2009; Il sindaco scagiona lo smaltimento abusivo di terre, 20/2/2009; Terre, spazzate via le rassicurazioni del sindaco, 6/3/2009; Terre: i dati del difensore civico smentiscono il sindaco, 17/11/2009; Cave, terre, detriti, rispettare le regole, 28/2/2009; Terre di cava, le rassicurazioni del sindaco sono preoccupanti, 24/8/2009; Terre di cava: servono fatti, non proclami, 8/11/2010];
4. Trucchi e “furbizie” per mascherare la gravità della situazione
- I tentativi di spostare la centralina di traffico della Lugnola in zone meno polverose iniziano nel 2006 (precedente amministrazione) e sono seguiti nel 2008 (attuale amministrazione) dal tentativo di tener conto della sola centralina del Colombarotto che, essendo lontana dal traffico, fornisce dati molto più rassicuranti e, nel 2011, appigliandosi alla ristrutturazione della rete regionale delle centraline di rilevamento (DGRT 1025/2010), dalla richiesta di dismettere la centralina della Lugnola [Spostare la centralina? 28/1/2006; Centraline di fondo e di traffico, 12/9/2008; Gli scrupoli di coscienza del sindaco, 24/1/2011; Mantenere la centralina della Lugnola, 1/2/2011; Carrara, città senza polveri? 16/2/2011];
- un altro trucco ideato dal sindaco Zubbani è stato il lavaggio forsennato (fino a 12 volte il giorno) del breve tratto di via Carriona che ospita la centralina della Lugnola, nel tentativo di farle registrare valori più bassi di PM10 [Lavaggio stradale alla Lugnola, 20/6/2007; Lavaggio forsennato alla Lugnola, 15/11/2007];
- il Piano di Azione Comunale (PAC) per la riduzione delle polveri sottili, pur riconoscendo nei camion del marmo la fonte principale del PM10, ha individuato misure che non agiscono su tali cause [La Regione controlli il finto PAC di Carrara, 20/2/2008];
- possiamo inserire in questa categoria anche le innumerevoli dichiarazioni che mettevano in discussione la responsabilità dei camion come fonti di PM10 e prospettavano la chiusura anche al traffico automobilistico (come ricatto, neanche tanto velato, verso la popolazione) [I camion inquinano, anche di domenica, 31/1/2008; PM10 anche nei giorni festivi: scagionati i camion? 26/3/2008; I camionisti si autoassolvono, 20/1/2009; Le polveri sottili: analisi statistica, 23/12/2009].
5. Ostinato rifiuto ad adottare misure di riduzione delle polveri
- Il sindaco si è fermamente opposto a porre rimedio ai clamorosi errori progettuali del rudimentale impianto di lavaggio camion (realizzato nel 2005), nonostante le nostre accurate documentazioni e proposte [Le nostre proposte per l’impianto della vergogna, 20/9/2008; Video L’impianto della vergogna, 25/8/2010];
- analogamente, il sindaco ha rifiutato perfino le misure a costo zero di riduzione delle polveri: obbligo di chiusura del telone per i camion delle scaglie, obbligo di lavaggio per i fuoristrada e i camion dei blocchi [Basta con l’alibi dei costi, 9/10/2008; Al sindaco Zubbani il premio “Angelo dei camionisti”, 31/12/2008; Trattativa: il sindaco respinge tutte le misure, 27/3/2010; Non serve lo stregone, basterebbe il buonsenso, 6/6/2010; Video: Le polveri del sindaco, 16/9/2010];
- è stata completamente disattesa anche la delibera approvata all’unanimità dal Consiglio comunale straordinario sulle polveri sottili (9/9/2008) che richiamava il principio irrinunciabile del rispetto della legalità (con chiara allusione al comportamento elusivo del sindaco e della giunta), sottolineava la necessità di un accurato lavaggio dei camion già in cava e impegnava l’Amministrazione ad attuare in tempi certi le misure di riduzione delle polveri [Le proposte di Legambiente al Consiglio comunale, 5/9/2008; L’intervento di Legambiente al Consiglio comunale, 9/9/2008; La Giunta disattende la delibera del Consiglio comunale, 3/1/2009];
6. Mancata trasparenza e lentezze nella Pubblica amministrazione
- La riluttanza del Comune, in violazione del D.Lgs. 155/2005, a fornire dati ambientali ci ha costretto a ricorrere (con successo) al difensore civico e a presentare esposti [Dati negati sulle cave: ricorso al difensore civico, 5/9/2006; Il difensore civico dà ragione a Legambiente, 15/11/2006; Dati cave negati: esposto alla Procura, 3/4/2007; Terre, esposto al difensore civico, 20/8/2009].
- Aggiungiamo, infine, quelle lentezze che, pur non essendo dettate da cattiva volontà, contribuiscono a ridurre la protezione della salute dei cittadini. Ad esempio, pur essendo documentato che le nostre centraline sottostimano del 25% il PM10, l’ARPAT non ha ancora provveduto ad una taratura strumentale accurata e alla conseguente correzione dei dati. Ne risulta un quadro delle polveri ben più ottimistico del reale che fa apparire meno pressante la necessità di interventi di risanamento [Richiesta di Legambiente all’ARPAT, 25/9/2008; Documento ARPAT: il PM10 è sottostimato, 10/7/2009; Sottostima PM10: lettera a ARPAT e Provincia, 27/1/2010; Carrara senza polveri? Correggere le delibere regionali, 16/2/2011].
7. Omertà
- Inseriamo in questa categoria un inquietante caso di silenzio stampa. Visto che dal 2005 al 2008 la polizia municipale non ha fatto nemmeno un controllo per far rispettare ai camion del marmo l’ordinanza comunale, nel 2008 e 2009 abbiamo chiesto alla polizia un impegno concreto in tal senso [La polizia ammette, 20/3/2009; Mancati controlli sui camion, 4/12/2008]. Preso atto che i camion continuavano palesemente a violare l’ordinanza, dopo altri solleciti abbiamo richiesto copia di tutti i verbali comminati nel 2009 e 2010, arrivando così ad una conclusione clamorosa. Sebbene il sindaco sbandieri circa 9000 controlli annui sui camion, con circa 1250 sanzioni nel 2009 e 800 nel 2010, se andiamo a vedere i camion multati per violazione dell’ordinanza comunale scopriamo che sono solo 68 nel 2009 (5,2 multe il mese, una ogni 1.923 camion) e solo 20 nel 2010 (1,7 multe il mese, una ogni 6.763 camion). [Ecco i dati dei controlli sui camion, 21/3/2011];Indignati da questa inadempienza, ancor più grave se si tiene conto che la pattuglia permanente della polizia è stata istituita per espressa disposizione del giudice con la precisa finalità di controllare il rispetto dell’ordinanza comunale da parte dei camion, abbiamo criticato la polizia e chiesto un incontro alla comandante [Legambiente chiede un incontro alla comandante della polizia, 21/3/2011].Con nostra sorpresa, sebbene i dati dei mancati controlli fossero clamorosi (un vero scoop dal punto di vista giornalistico), la stampa locale non ha riportato una sola riga e, finora, la polizia non ci ha dato risposta.
Non conosciamo le ragioni della mancata pubblicazione del nostro comunicato. Ci auguriamo che risiedano semplicemente nella mancanza di spazio o nella veniale disattenzione; qualora però riflettessero una scelta deliberata, si tratterebbe di un caso di censura che sfiora l’omertà.
Una proposta agli studenti: impegnarsi affinché la polizia rispetti il suo dovere
Dal quadro fin qui tracciato emerge una realtà deprimente: Carrara è permeata da quel miscuglio esplosivo che va dalla semplice inerzia alle omissioni, alle “furbizie”, alla tolleranza verso l’illegalità, fino alle violazioni aperte della legalità. Si tratta del classico terreno di coltura che favorisce l’infiltrazione della vera e propria criminalità organizzata.
Alle istanze dei cittadini si è opposta da lunghi anni la collaudata tecnica del “muro di gomma”, finalizzata a scoraggiarli, sfibrarne la resistenza, indurli alla rassegnazione.
È un motivo in più per indignarci e intensificare l’impegno. Per questo voglio concludere proponendo a voi, sentinelle della legalità, un’iniziativa che vi coinvolga personalmente in un’azione di ripristino della legalità. La proposta è semplice e consiste in due azioni:
- la prima è quella di utilizzare tutti gli strumenti che la vostra fantasia vi suggerisce (Facebook, Twitter, volantini, coinvolgere altre scuole…) per aiutarci a vincere il silenzio stampa sul nostro comunicato [Ecco i dati dei controlli sui camion, 21/3/2011], diffondendolo a tutta la città;
- la seconda è l’invito, come sentinelle della legalità, a partecipare con noi all’incontro con la comandante della polizia municipale (che, ci auguriamo, vorrà darci), per chiedere le motivazioni dei mancati controlli e, soprattutto, d’ora in poi un impegno costante per assicurare il rispetto dell’ordinanza sulla pulizia dei camion [Ordinanza camion e cave, 16/9/2005].
Concludo esprimendovi i ringraziamenti di cuore del circolo Legambiente: la vostra presenza, il vostro percorso, le vostre azioni sono motivo di orgoglio per l’intera città.
Carrara, 28 marzo 2011
Legambiente Carrara