Omya: una storia a lieto fine
Finalmente, dopo tante denunce di cose che non vanno, è un vero piacere raccontare una storia a lieto fine, quella di un’azienda che ha saputo ascoltare le nostre osservazioni critiche.
Nella nostra lettera all’Omya del 15 ottobre scorso, pur riconoscendo che tra le aziende locali di granulati e polveri era la migliore sotto il profilo ambientale, le segnalavamo una serie di problemi ambientali e ci appellavamo alla responsabilità derivante dalla sua certificazione ambientale per chiederle interventi risolutivi.
La nostra richiesta non è caduta nel vuoto: anzi, l’azienda ha preso in considerazione ed ha affrontato tutti i punti da noi segnalati.
I problemi da noi segnalati
La maggior parte dei problemi riguardava l’impianto della Piastra: dispersione di polveri dai nastri trasportatori, intero versante imbrattato di polveri, con formazione di voluminosi cumuli (Foto 1-5).
L’unico problema riscontrato nell’impianto di Avenza (problema comune a quello della Piastra) era un difetto nel caricamento delle autocisterne, con occasionale fuoriuscita di polveri che venivano disperse durante il trasporto (Foto 6).
L’incontro con l’Omya
Il mese scorso l’Omya ci ha invitato ad incontro presso lo stabilimento di Avenza; il direttore ing. Luca Pappalardo, l’amministratore delegato Gianpaolo Fantin e il responsabile qualità, ambiente e sicurezza Gianluca Citti, ci hanno illustrato le misure già adottate e la tempistica programmata per quelle rimanenti (tutte inserite nel protocollo di mantenimento della certificazione ambientale, controllata da CertiQuality).
Ne riportiamo di seguito una sintesi, assieme alle verifiche sul campo da noi effettuate.
Misure adottate: stabilimento della Piastra
- Pulizia dei versanti a ridosso dello stabilimento: già effettuata (Foto 7 e 8); sarà ripetuta ogni sei mesi.
- Pulizia settimanale dei piazzali.
- Istallazione/ripristino dei raschiatori dei nastri trasportatori delle terre di scarto (Foto 9): puliscono la superficie inferiore dei nastri, evitando la perdita di polveri causata da vibrazioni del nastro.
- Costruzione di una tettoia alla tramoggia per il sottoprodotto terre, per contenere il sollevamento di polveri dalle terre cadute nella tramoggia ed evitarne il dilavamento da parte delle piogge (Foto 10).
- Sostituzione delle parti ostruite dei tubi telescopici di carico del semilavorato e installazione del sensore di fermata in una posizione più bassa nella cisterna, in modo da evitare fuoriuscita di polveri durante il carico delle autocisterne (Foto 11).
- Controllo, almeno una volta al turno, da parte del personale, sulla corretta funzionalità dei telescopi di carico e sull’assenza di cumuli sopra i mezzi di trasporto, con registrazione su apposita modulistica.
- Entro giugno 2009, eliminazione dello stoccaggio all’aperto del sottoprodotto sfuso (terre di scarto) e suo trasferimento in un capannone coperto: in buona parte già effettuato (Foto 12).
Misure adottate: stabilimento di Avenza
- Pulizia settimanale dei piazzali.
- Sorveglianza periodica da parte del personale (in particolare del Responsabile Ambiente Locale) sulla pulizia dei mezzi di trasporto in arrivo/partenza, con registrazione su apposita modulistica.
- Entro giugno 2009: realizzazione di un sistema di aspirazione per eliminare, prima della partenza, le polveri eventualmente fuoriuscite dalla bocca di carico delle autocisterne.
Misure adottate: autotrasporti
- Il 17 ott. 2008 (due giorni dopo la nostra segnalazione) l’Omya ha tenuto un incontro con il presidente del Consorzio Trasporti, nel quale ha ribadito l’importanza della manutenzione periodica degli automezzi e in particolare del controllo delle guarnizioni, della tenuta e pulizia del cassone da parte del Consorzio e dell’autista.
- Confermata l’apertura di eventuali non conformità al Consorzio Trasporti nel caso di mancato rispetto delle procedure, con stesura di relativo verbale.
- Realizzati controlli non annunciati sui mezzi in transito presso i siti della Piastra e di Avenza.
Un esempio da imitare
Continueremo a verificare il rispetto degli impegni presi dall’azienda.
Tuttavia, così come in ottobre abbiamo rese pubbliche le critiche agli impianti Omya, oggi ne riconosciamo pubblicamente i meriti per la sua apertura al dialogo, la completezza e tempestività degli interventi adottati e la pianificazione delle procedure per evitare il ripresentarsi delle problematiche segnalate.
Si tratta, in conclusione, di un esempio da imitare che siamo ben felici di riconoscere.
Viene proprio da pensare che se anche l’Amministrazione comunale avesse un comportamento analogo, Carrara sarebbe tutta un’altra città!
Carrara, 9 aprile 2009
Legambiente Carrara
Situazione 2008:
Situazione 2009:
Per saperne di più:
Leggi la nostra prima segnalazione all’Omya, con accurata documentazione fotografica, e il successivo sollecito alla sede centrale:
Polveri sottili: lettera aperta all’OMYA (15/10/2008)
Sollecito all’Omya: lettera alla sede centrale (20/12/2008)