A
Sindaco di Carrara
Municipio
Resp. Dip. ARPAT Massa Carrara
Via del Patriota 2, Massa
Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Massa
Piazza A. De Gasperi, 1, Massa
Oggetto: Smaltimento abusivo di rifiuti (terre) sulla via d’arroccamento di Calacata
Un nuovo smaltimento abusivo di terre
Facendo seguito alla segnalazione del 17/2/2009 relativa ad uno smaltimento abusivo di terre di cava sulla scarpata della via d’arroccamento di Pescina-Crestola, con la presente si documenta un altro smaltimento abusivo sulla vicina via d’arroccamento per Calacata-Piastriccioni.
L’ubicazione è mostrata in figura 1 e le terre abbandonate nelle figure 2-7.
Terre residue da vagliatura…
Non abbiamo assistito direttamente allo scarico delle terre. Lo stato dei luoghi e la presenza di vagli in prossimità dei punti di scarico fanno presumere che in questo caso –a differenza di quanto avvenuto nel caso della via d’arroccamento di Pescina-Crestola– non si tratti di terre appositamente trasportate in loco, bensì dell’abbandono sulla scarpata delle terre residuate dall’operazione di vagliatura, mirata a recuperare le scaglie.
Ad una stima grossolana, i quantitativi di terre scaricati sulle scarpate sono dell’ordine delle migliaia di tonnellate.
… pronte ad essere dilavate e ad inquinare le sorgenti
È del tutto evidente che le terre sono destinate all’abbandono e, come già avvenuto per quelle di Pescina-Crestola, ad essere dilavate dalle piogge e trascinate nel T. Porcinacchia (o Fosso di Curtana), con grave rischio di inquinamento delle sorgenti che forniscono l’approvvigionamento idropotabile di Carrara (Carbonera, Gorgoglio, Pizzutello e Tana dei Tufi). Si ricorda che tale rischio non è solo ipotetico, ma ben documentato da almeno una decina d’anni, dagli studi con traccianti (spore di licopodio).
Cosa chiediamo
Per il caso specifico segnalato si chiede:
- l’accertamento delle responsabilità;
- un’ordinanza che prescriva l’immediata rimozione delle terre dalle scarpate e il loro corretto smaltimento;
- la revisione dell’autorizzazione, che prescriva che lo stoccaggio provvisorio delle terre residue dalla lavorazione venga effettuato in contenitori chiusi.
Non casi isolati, ma pratica generalizzata, grazie alla tolleranza del Comune
Teniamo però a riportare di seguito gli elementi che inducono a ritenere che i casi da noi segnalati rappresentino solo la punta dell’iceberg di una pratica generalizzata di smaltimento abusivo di terre e testimonino un’assoluta carenza di controlli o, peggio, l’aperta tolleranza di tale pratica.
I dati registrati alla pesa di Torano indicano in modo inequivocabile che negli ultimi quattro anni si è assistito ad un calo di quasi il 60% dei camion di terre portate a valle, mentre i camion che trasportano blocchi hanno subito solo una lieve flessione (1,6% ) (Fig. 8).
Ciò, evidentemente, significa che le aziende preferiscono abbandonare le terre al monte anziché accollarsi i costi del loro corretto smaltimento.
Ecco le cave che smaltiscono abusivamente le terre
Esaminando i quantitativi di materiali trasportati a valle da ciascuna cava nel quadriennio 2005-2008, distinti per tipologia, è possibile individuare quelle cave che, avendo trasportato terre in quantità irrisoria (o addirittura nemmeno un camion), hanno violato le prescrizioni dell’autorizzazione e sono fortemente sospette di aver smaltito abusivamente le terre (Fig. 9).
L’elenco di queste 54 cave (che abbiamo già inutilmente consegnato al Comune) è riportato nella Tab. 1.
Va considerato, infine, che l’individuazione delle terre abbandonate non è un’impresa complessa che richiede minuziose indagini, visto che le terre sono immediatamente riconoscibili dal colore, anche da notevole distanza; basterebbe perciò una sola giornata per effettuare la ricognizione di tutte le vie di cava ed individuare almeno le situazioni più appariscenti.
Le evidenti responsabilità del Comune
L’insieme di queste considerazioni induce a ritenere che lo smaltimento abusivo di terre non potrebbe verificarsi senza la tolleranza del Comune.
Il fatto che il sindaco, in risposta alla nostra segnalazione, si sia premurato di dichiarare che le terre scaricate sulla scarpata della via d’arroccamento di Pescina-Crestola non si configurino come smaltimento abusivo, ma come lavori di rimodellamento delle scarpate, ci sembra un’esplicita conferma di tale tolleranza.
Tutto ciò considerato, si chiede anche di accertare se il Comune abbia effettuato i dovuti controlli (quantomeno quelli relativi ai fatti che periodicamente gli segnaliamo) ed abbia adottato misure conseguenti.
Carrara, 1 aprile 2009
Legambiente Carrara
la presidente del circolo, Mariapaola Antonioli
Per saperne di più:
Sullo smaltimento abusivo delle terre:
Smaltimento terre di cava: per smuovere il Comune ci vuole il TG (29/11/2011)
Le polveri evitabili – 3. (quelle del sindaco) (VIDEO, 16/9/2010) durata: 18’ 05”
I bisonti del marmo: polveri a volontà (VIDEO, 15/4/2010) durata: 7’ 13”
Fanghi di cava gratis su Miseglia (VIDEO 28/12/2010) durata: 10′ 26″
Miseglia invasa dai fanghi di cava: fino a quando? (28/12/2010)
Cosa (non) si fa per la protezione delle sorgenti? (16/1/2010)
Nubifragio: sorgenti torbide per lo smaltimento abusivo delle terre (11/7/2009)
Cave, terre, detriti: ma è poi così difficile far rispettare le regole? (28/2/2009)
Via d’arroccamento Pulcinacchia: documentato lo smaltimento abusivo di terre (17/2/2009)
Sulla tolleranza del Comune verso lo smaltimento abusivo delle terre:
Il sindaco rassicura: lo smaltimento delle terre è monitorato. Infatti lo è, ma aumenta continuamente! (24/8/2009)
Pulcinacchia: smaltimento abusivo di terre. Il sindaco si precipita a scagionare i responsabili (20/2/2009)
Smaltimento abusivo di terre nelle cave. Il segretario generale Tonelli istiga al reato (16/2/2009)
Cave e terre: quando l’illegalità diventa diritto acquisito (col beneplacito del sindaco) (13/2/2009)