Il sindaco vuole sgomberare il campo Rom, in nome della legalità
Dunque sembra proprio che Zubbani, per nulla scalfito dagli inviti provenienti da più parti, resti fermamente intenzionato a sgomberare il campo nomadi del Lavello, in nome del rispetto della legalità, dai Rom ripetutamente violata.
Non intendiamo in alcun modo invocare attenuanti verso alcuni comportamenti, purtroppo non infrequenti tra i Rom, particolarmente riprovevoli quando implicano lo sfruttamento dei bambini.
Tuttavia lo stridente contrasto tra il sacro furore (non solo del sindaco, ma anche di ampi settori della società) contro i comportamenti illegali dei Rom e la tolleranza mostrata verso altri tipi di illegalità, ci induce ad alcune riflessioni.
Le violazioni della legge sono responsabilità personali; altrimenti è razzismo
Noi riteniamo che verso i Rom, come verso tutte le minoranze e i gruppi con disagio sociale, occorra una politica attiva e costante di sostegno e inclusione che non può limitarsi ad incontri o interventi sporadici.
Ciò detto, riteniamo che per ogni violazione della legge il Rom debba personalmente rispondere esattamente come ogni altro cittadino; intravediamo perciò una vena di intolleranza, se non di razzismo, quando si chiedono a gran voce misure contro un intero gruppo sociale.
Dunque se un Rom ruba o delinque in altro modo, lo si denunci all’autorità giudiziaria che, dopo regolare processo, applicherà le pene previste. È vero, la giustizia è troppo lenta, ma lo è con tutti, anzi lo è di più per reati ancor più gravi, soprattutto se commessi da cittadini “di rispetto”.
Verso i Rom, sacro furore. Verso corrotti e bancarottieri, tolleranza
Non ci risulta che un analogo “sacro furore” sia stato rivolto verso imprenditori, politici, bancarottieri che, pure, non si limitano a rubare il portafogli alla vecchietta, ma mettono sul lastrico decine di migliaia di famiglie.
Perché i Rom che delinquono dovrebbero essere espulsi, mentre per i delinquenti in doppiopetto ci si limita a chiedere sottovoce giustizia? Non sarà che, in fondo in fondo, pensiamo che la giustizia non debba essere uguale per tutti?
Come può esigere rispetto della legalità chi è il primo a violarla?
Scendendo dal piano sociale alla nostra piccola città troviamo altre incongruenze. Prendiamo l’ordinanza del 2005 che prescrive ai camion i cassoni a tenuta stagna: viene violata quotidianamente da centinaia di camion; ciò, moltiplicato per il migliaio di giorni trascorsi, fa centinaia di migliaia di violazioni della legalità.
A nulla sono serviti i nostri richiami al sindaco e alla polizia municipale: l’illegalità resta imperante; non solo non desta sacri furori, ma evidentemente trova “in alto” compiacenti protezioni.
E poi, con quale coerenza un sindaco che ha violato ripetutamente l’ordinanza sul fermo camion dopo tre superamenti del PM10 può chiedere al prefetto un intervento contro i Rom, a tutela della legalità?
Con quale credibilità la polizia municipale potrà multare le auto euro zero per violazione della nuova ordinanza sindacale, se continuerà a tollerare la violazione dell’ordinanza del 2005?
Non sarebbe bene se, prima di scagliarsi contro i più deboli, ognuno facesse il suo dovere nei confronti dei più forti?
Carrara, 26 novembre 2008
Legambiente Carrara
Per saperne di più:
Sui cassoni a tenuta e sulle altre possibili misure di riduzione delle polveri sottili, ostinatamente respinte dal sindaco:
Alla polizia non piace l’ordinanza camion puliti (VIDEO) (VIDEO, 31/10/2011) durata: 20’ 39”
2011 Odissea nelle polveri (VIDEO, 4/2/2011) durata: 7’ 55”
Le polveri evitabili – 3. (quelle del sindaco) (VIDEO, 16/9/2010) durata: 18’ 05”
Sui trucchi del sindaco Zubbani per rendere innocua l’ordinanza (del suo predecessore Conti) sul fermo camion dopo 3 superamenti:
Ordinanza fermo camion: la beffa del sindaco. Uscire dal Far West, ripristinare la legalità (15/5/2008)
La politica del sindaco sulle polveri sottili è criticata con ironia in:
Assegnato al sindaco Zubbani il premio “Angelo dei camionisti” (31/12/2008)