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Osservazioni alla variante del Piano dell’Arenile

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All’Assessore all’Assetto del territorio
Angelo Zubbani

 

Osservazioni alla variante al Piano Attuativo dell’Arenile 2001, adottata con deliberazione del Consiglio Comunale di Carrara n. 56 del 08/08/2006, presentate ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/2005 dalla Associazione di tutela ambientale “Legambiente” circolo di Carrara.

 

Osservazione n. 1

Nel piano dell’arenile scompare la zona umida della Fossa Maestra

L’articolo 7.3 delle Norme Tecniche di Attuazione, per la parte in variante al Piano Attuativo dell’Arenile approvato nel 2001, non è conforme con il vigente Piano Strutturale, approvato con Decreto Presidente Giunta Regionale 82/1997.

Nello specifico le previsioni dell’articolo 7.3 si pongono in contrasto con gli obiettivi dell’Unità Territoriale Organica Elementare 1.B.1 (UTOE- Arenile) di cui all’articolo 11 delle norme del vigente Piano Strutturale e conseguentemente con le disposizioni del suddetto articolo, unitamente alla relativa cartografia, il quale definisce l’area compresa tra il Torrente Parmignola, il Viale Fabbricotti e il Viale Litoraneo e disciplina che: «la “zona umida” fronte mare, posta alla foce del torrente Parmignola, dovrà essere attrezzata naturalisticamente e protetta, onde farla divenire un’oasi biotopicamente ed ecologicamente significativa, in collegamento a quella limitrofa di Battilana

L’articolo 7.3 in variante prevede invece solamente i seguenti interventi:

  • “realizzazione di aree per parcheggi pubblici, privati ed aree per camper attrezzate”;
  • “realizzazione di punti ristoro, punto di informazione turistica e bagni pubblici”.

Risulta palese che le tipologie e la natura degli interventi previsti non rispettano le disposizioni del vigente Piano Strutturale, ed in particolare nulla hanno a che vedere con la creazione di una zona protetta, attrezzata naturalisticamente, né con lo sviluppo di un’oasi naturale significativa degli aspetti biotopici ed ecologici tipici delle zone umide; tali previsioni in variante non attuano di fatto le previsioni del Piano Strutturale vigente, ed anzi vi si pongono in contrasto compromettendo anche la possibile futura attuazione della “zona umida” disciplinata dal Piano Strutturale.

 

Osservazione n. 2

Contrasta anche con lo stesso piano attuativo dell’arenile

Le previsioni in variante dell’art. 7.3 risultano inoltre in contrasto con l’art. 7 delle stesse N.T.A. del Piano Attuativo dell’Arenile il quale ricomprende (obbligatoriamente in quanto disposto dal Piano Strutturale) l’area della Fossa Maestra nel sistema degli spazi pubblici e ne ribadisce la destinazione d’uso ad “Area umida”. Contrariamente, l’art. 7.3 prevede spazi privati per parcheggi ed aree di sosta, e non prevede alcuna tipologia di intervento riconducibile alla destinazione d’uso di “Area umida”.

 

Osservazione n. 3

Previsioni in contrasto anche con le caratteristiche del terreno, soggetto a liquefazione

Le previsioni e le tipologie di intervento disciplinate dall’art. 7.3 risulterebbero in contrasto anche con quanto definito dal Capitolo 4.3.5 della Valutazione degli effetti ambientali allegata alla variante al P.A.A., riguardante la pericolosità idro-geologica; l’area oggetto delle previsioni dell’art. 7.3, così detta “della Fossa Maestra”, è classificata con “grado di pericolosità 4”, per il quale “le condizioni del sito sono tali da far ritenere che esso può essere interessato da probabili fenomeni di liquefazione dei terreni”. Tali condizioni, nella corrente ingegneria civile, risultano inidonee a forme di urbanizzazione primaria e/o di insediamento di infrastrutture, quali parcheggi ed aree attrezzate, nonché attrezzature stabili, quali punti ristoro e ufficio informazioni turistiche, come invece previsti dalla variante.

 

Osservazione n. 4

Addio spiagge libere: un atto di inciviltà

Si osserva che le modifiche all’articolo 5.2 (Spiagge libere attrezzate) aggravano le condizioni di fruizione pubblica della spiaggia e cancellano di fatto l’esistenza di tratti di arenile liberamente fruibili; pertanto la possibilità nei mesi estivi di accedere alla spiaggia e godere del mare da parte di chiunque, soprattutto da parte di cittadini meno abbienti o meno fortunati, che non abbiano la possibilità di pagare il noleggio di attrezzature e dei relativi spazi sull’arenile.

Le modifiche introdotte dalla variante per le spiagge libere, a parere della scrivente associazione, pur non ponendo preliminarmente problemi di rilevanza urbanistica o di contrasto con disposizioni sovraordinate, rivelano anzitutto una scarsissima sensibilità sociale ed un atto di grave inciviltà, che riteniamo doveroso sottolineare, e successivamente, per quanto concerne in particolare le strutture assentite presso la spiaggia libera del Paradiso, risultano di pesante detrimento paesaggistico, in quanto vanno ad occludere il cono ottico di visuale verso il mare caratterizzante il belvedere della Piazza Paradiso.

 

Osservazione n. 5

Passeggiata molo di ponente: la pianificazione spetta al Comune, non può essere delegata all’Autorità Portuale

La scrivente associazione osserva che la delega ad atti dell’Autorità Portuale, per la definitiva collocazione e sistemazione dell’ingresso alla passeggiata del molo di ponente, sia inopportuna ed illegittima, in quanto delegata ad un soggetto legittimato alla tutela di interessi di categoria con facoltà di pianificazione territoriale limitate per legge a situazioni settoriali e rivolte esclusivamente a specifiche destinazioni d’uso, quale appunto l’infrastruttura portuale.

Mentre, per legge (L.R. 1/2005), gli unici soggetti deputati al governo ed alla pianificazione del territorio sono gli enti pubblici territoriali, quali, per le rispettive competenze, regione, provincia, comune, le cui scelte di pianificazione territoriale sono rivolte esclusivamente alla tutela della collettività.

Carrara, 16.09.2006
Legambiente Carrara

 



Per saperne di più:

Sul Piano Strutturale:

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