Il Palio, uno spettacolo cruento
Vorremmo far notare a chi ha voluto portare il Palio nella città di Carrara che tale idea non piace a molta gente. C’è, infatti, chi non si diverte affatto a vedere frustare fino allo sfinimento dei poveri cavalli, che in alcuni casi si arriva persino a drogare, per compiere una corsa che nulla ha a che fare con la tradizione di Carrara.
Anche a Siena ogni anno si ripete uno spettacolo cruento dove i cavalli cadono, si feriscono e a volte muoiono, lasciando in campo una dimostrazione di gratuita violenza sugli animali, ma ha almeno l’attenuante di essere una tradizione risalente al Medioevo, profondamente radicata nella cultura locale. A Carrara, non vi è invece alcuna attenuante, salvo la grettezza culturale degli organizzatori e la scarsa sensibilità alle tradizioni.
Occorre rispetto per gli animali e per le tradizioni locali
È inoltre contraddittorio che il Comune di Carrara abbia recentemente istituito un ufficio per la tutela degli animali e contemporaneamente sostenga tali esibizioni (bella tutela !!!).
Speriamo che ci sia ancora il tempo per annullare questa scelta inopportuna che dimostra una colpevole noncuranza per la tutela della salute e della dignità degli animali. Il cavallo, come l’asino, sono infatti animali massimamente degni di rispetto che hanno sempre aiutato l’uomo nella vita e nel lavoro ed il cui sfruttamento in estenuanti gare agonistiche (e relativi allenamenti) è ingiustificabile.
In ultimo ci preme sottolineare l’assurdità di una scelta, il palio, che non trova giustificazione alcuna nelle tradizioni della città; se l’Amministrazione vuole, giustamente, offrire alla città iniziative ludiche o folcloristiche, le suggeriamo piuttosto di recuperare usi e costumi locali legati alla tradizione del marmo o alla storia cittadina.
Carrara, 7 luglio 2005
Legambiente Carrara
Per saperne di più:
Triste epilogo del palio: l’assessore si dimetta (17/7/2005)