Gli eventi climatici estremi (alluvioni e siccità) conseguenti al riscaldamento globale innescato dai consumi di combustibili fossili, ormai insostenibili, stanno mettendo in ginocchio l’Italia e l’intero pianeta. Cosa fare per contrastarli?
Il governo, affidandosi ai tecnocrati asserviti alla politica, ha scelto: costruire nuovi argini per mitigare le alluvioni e nuovi invasi (dighe, laghetti) per mitigare le crisi idriche estive.
Peccato che la fragilità del territorio sia proprio il risultato di queste stesse scelte compiute in passato; proseguire su questa strada non può dunque che aggravare ulteriormente la situazione.
Nella conferenza viene proposta una strategia radicalmente antitetica: uscendo dai ristretti schemi mentali dei tecnocrati e imparando dalla natura possiamo realizzare città-spugna e territori-spugna, riparare i piccoli cicli dell’acqua e ripristinare piogge più frequenti e meno intense. È così possibile ridurre CONGIUNTAMENTE sia le alluvioni che le siccità.