Giovedì 21 settembre si terrà un nuovo incontro del processo partecipativo sul destino dell’ex Mediterraneo e vogliamo cogliere questa occasione per offrire il nostro contributo alla definizione di un futuro sostenibile per quest’area.
Durante l’ultimo incontro pubblico, quello del primo luglio, ci sono stati proposti due scenari: uno che non prevedeva l’edificazione di volumetrie e destinava l’area totalmente a verde urbano (scenario che ha incontrato un consenso ampiamente maggioritario tra i partecipanti), l’altro che prevedeva la costruzione di volumetrie, più o meno consistenti, con una porzione di terreno lasciato a giardino (con un consenso più limitato).
Non vogliamo entrare, in questa sede, nel merito delle scelte adottate nella gestione del processo partecipativo (scelte che noi non abbiamo condiviso), ma avanzare una proposta, che potrebbe trovare ampia condivisione, e dare un contributo di idee sul futuro di questa area.
In tutti gli incontri svolti è apparso evidente che l’esigenza primaria di chi chiede di costruire sull’area dell’ex Mediterraneo è quella che Marina sia dotata di una sala polifunzionale per riunioni di associazioni e cittadini, per incontri pubblici ecc. Ebbene, a nostro avviso, c’è una soluzione di rapida attuazione e probabilmente con costi più contenuti di un nuovo edificio.
Si tratta di attrezzare e riconvertire in sala polifunzionale la parte di ex mercato coperto che è attualmente vuota e si trova oltretutto in una zona centrale di Marina. La struttura, d’altronde, è sicuramente in buone condizioni strutturali, dato che al suo interno trovano collocazione la farmacia comunale, con i suoi magazzini, e diversi studi medici ed ex spazi commerciali in uso fino a pochi anni fa.
Chiediamo quindi all’Amministrazione che, fatti i dovuti accertamenti, voglia accogliere questa proposta che risponderebbe alle esigenze di molti cittadini, senza peraltro richiedere nuova occupazione di suolo, costi più alti di costruzione e tempi di realizzazione più lunghi.
La nostra contrarietà alla costruzione di nuove volumetrie sull’area ex Mediterraneo, d’altronde, nasce proprio dalla convinzione che, in un contesto di rapidi e gravi mutamenti climatici, si debba sempre più tendere al consumo di suolo zero, puntando invece al recupero del patrimonio edilizio esistente e alla conseguente riqualificazione di aree degradate del territorio e, in particolare per realtà come quella del nostro territorio a forte rischio idro-geologico (ritorna sempre il ricordo di Marina sott’acqua nel 2014), alla concretizzazione dei concetti propri della “città spugna”.
Ma qual è la nostra proposta per restituire alla fruizione della cittadinanza (ma anche dei turisti) l’area su cui si discute?
Noi abbiamo in mente una piazza verde polifunzionale, che possa ricucire la parte più antica di Marina con la sua parte più recente e prevedere anche la riqualificazione delle pinete circostanti.
Indichiamo qui alcune proposte di funzioni, senza avere alcuna pretesa di esaustività
- Recupero filologico del giardino storico, che tutti i marinelli hanno amato, prevedendo anche la possibilità di ospitarvi mostre temporanee di scultura
- Creazione di aree di macchia mediterranea, costituite da arbusteti e garighe
- Piantumazione di alberi ad alto fusto ovunque lo spessore del suolo e l’infrastrutturazione esistente lo consentano
- Realizzazione di zone d’ombra con pergolati attrezzati con sedie e tavolini, per favorire la socializzazione, la lettura, momenti di riposo e ristoro
- Lasciare ampie superfici verdi libere per attività all’aria aperta, ludiche, sportive ecc.
- Creazione di uno “spazio aperto multifunzione” (tipo anfiteatro) per incontri pubblici, manifestazioni culturali e musicali, piccoli spettacoli viaggianti per bambini, presentazione di libri.
Ovunque dovesse essere necessario inserire una pavimentazione (es. vialetti pedonali), essa dovrà essere realizzata in materiali permeabili.
Riteniamo, così, che sia possibile ottenere un’area aperta alla città ed utile per i cittadini, dotata di primarie funzioni ecologiche, a cui si associano le funzioni sociali, culturali, ludico-ricreative che possono migliorare le capacità aggregative degli spazi urbani, anche con un riguardo particolare per i giovani e i bambini, senza bisogno di costruire alcuna nuova volumetria.
Carrara, 20 settembre 2023
Legambiente Carrara
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