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Polveri a Miseglia: suggerimenti per il lavaggio stradale

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Finalmente, a seguito delle richieste dei residenti di Miseglia bassa che lamentavano condizioni invivibili per le polveri sottili rilasciate dai camion del marmo, il Comune, attivando personale e mezzi di Nausicaa, ha intrapreso azioni concrete per affrontare il problema.

È stata sperimentata la spazzatrice nella galleria della strada dei marmi e si è proceduto allo sfalcio della vegetazione nel tratto di circa 450 m della strada comunale ex marmifera che va dall’incrocio di Via dei Campi alla rotonda presso l’impianto di pese e lavaggio camion.

Legambiente, nell’esprimere apprezzamenti per l’adozione di misure concrete che testimoniano la buona volontà dell’amministrazione, segnala tuttavia la loro assoluta inadeguatezza tecnica visto che lo spazzamento a secco utilizzato –rilasciando nell’aria le polveri aspirate dal manto stradale– peggiora addirittura la situazione. Nello spirito di una fattiva collaborazione, fornisce pertanto suggerimenti tecnici.

 

1.     Strada dei marmi: va pulita, ma non a secco!

 

La finalità dello spazzamento è l’aspirazione delle polveri depositate sul manto stradale, per evitare che queste, sollevate dal transito dei camion, vengano respirate dai camionisti e, fuoriuscendo dalla galleria, ricadano sulla frazione di Miseglia inferiore e sulla via per Colonnata.

È dunque evidente che lo spazzamento a secco adottato è controproducente: le polveri di marmo accumulate da molti mesi, infatti, vengono sollevate (anziché rimosse) e, trasportate dal vento, ricadono sui centri abitati i cui abitanti sono così costretti a respirare in pochi giorni la dose di polvere prodotta in un anno; un vero attentato alla loro salute! Ne sono un’eloquente dimostrazione i video ripresi dai residenti che mostrano le fitte nubi di polvere che escono dalla galleria della strada dei marmi durante lo spazzamento e si diffondono nell’intera valle (Fig. 1).
 

Fig. 1. A, B e C: vistose fuoriuscite di polveri dal tunnel della strada dei Marmi, all’interno del quale opera la macchina spazzatrice aspirante a secco. D: clicca sull’immagine per vedere il video (1min 15sec). E e F: le nuvole di polveri uscite dalla galleria della strada dei marmi avvolgono le case di Miseglia inferiore.

 
È evidente che il lavaggio stradale deve essere effettuato a umido, non a secco! Occorre cioè bagnare il manto stradale per far sì che la spazzatrice aspirante asporti l’acqua (con le polveri in essa intrappolate) recapitandola nell’apposito serbatoio. Si dovrebbe cioè ricorrere alla stessa tecnica che Nausicaa conosce bene, avendola già utilizzata nel 2007 (quando si chiamava AMIA) per abbattere le polveri nel tratto di via Carriona presso la Lugnola, ove era collocata la centralina di monitoraggio della qualità dell’aria (Fig. 2).
 

Fig. 2. Vista d’insieme (A) e dettaglio (B) della lavatrice-spazzatrice aspirante utilizzata nel 2007 alla Lugnola. Procedendo ad andatura molto lenta, un getto d’acqua (1) bagna la strada per evitare che l’operazione sollevi polveri; un cilindro rotante orizzontale (2) largo quanto l’automezzo e una spazzola per lato (3) convogliano le polveri all’impianto aspirante (4) recapitando in un serbatoio l’acqua e le polveri in essa incorporate.

 
Un lavaggio quotidiano di questo tipo (a fine giornata) del tratto della via ex marmifera e della strada dei marmi dovrebbe apportare un notevole miglioramento della qualità dell’aria a Miseglia inferiore e nell’area dell’impianto di pese e lavaggio.

Ogni fine settimana il lavaggio potrebbe essere intensificato facendo precedere la lavatrice-spazzatrice aspirante da un lavaggio stradale con rampa di ugelli e, per i bordi stradali non raggiungibili dal mezzo meccanico, dal lavaggio con sistola manuale (Fig. 3).
 

Fig. 3. A: autocisterna con rampa di ugelli utilizzata nel 2007 per un lavaggio stradale preliminare (subito seguito da quello mostrato nella Fig. 2). B: per i bordi stradali (non raggiungibili dalla lavatrice-spazzatrice aspirate) è utile il ricorso a una sistola manuale con potenza del getto regolabile secondo necessità.

 
 

2.     Pulizia della strada ex marmifera

 

Anche per la pulizia del tratto della strada ex marmifera devono essere adottate le stesse modalità del lavaggio a umido. Per potenziarne grandemente l’efficacia, occorrono tuttavia interventi preliminari volti ad evitare che le polveri rilasciate quotidianamente dai camion del marmo si accumulino sulla sede stradale favorendone il continuo risollevamento nell’atmosfera.

Il più importante di questi interventi è una pulizia radicale preliminare delle canaline stradali, seguita poi dalla loro manutenzione per mantenerle in perfetta efficienza. A tal fine è sufficiente rimuovere dalle canaline i fanghi, le foglie secche e gli altri detriti che le ingombrano e, dove la pendenza lo consente, eliminare i dossi fangosi accumulativisi che trattengono i sedimenti sulla strada: in tal modo si favorirebbe lo smaltimento delle acque sul versante sottostante (Fig. 4).
 

Fig. 4. Schemi per la pulizia della banchina e delle canaline stradali. A: il (pur basso) dosso formato dal deposito di terre sul lato di valle della strada trattiene foglie secche e fanghi, favorendo il sollevamento di polveri al transito dei camion. B: la completa rimozione di tale dosso permetterebbe lo smaltimento delle acque stradali nel versante sottostante. C: nei tratti in cui è presente un cordolo in cemento è possibile praticarvi incisioni (tratteggio bianco) che invitino l’allontanamento delle acque. D: la canalina stradale sul lato monte è completamente colmata da terre, qui rimosse con un bastone (freccia bianca); la sua completa pulizia favorirebbe lo smaltimento delle acque ed eviterebbe il deposito di fanghi ed altro a margine strada (freccia gialla).

 
Va infine considerato che, data la pendenza della strada, il tratto di via ex marmifera in questione riceve fanghi dal tratto immediatamente a monte, comprendente le due gallerie in quasi continuità tra loro. Affinché gli interventi sopra illustrati non siano vanificati da tali apporti, occorre dunque pulire anche questo tratto superiore (Fig. 5).
 

Fig. 5. A, B e C: le canaline (freccia bianca) ai lati delle due gallerie sono colmate da fanghi e ostruite da pietre e rifiuti (frecce gialle). Vanno dunque ripulite anche le due gallerie e le rispettive canaline. D: per un breve tratto vanno rimossi anche i dossi di fanghi a monte delle gallerie per evitare che la pulizia delle due gallerie sia vanificata da nuovi apporti.

 
Ovviamente vanno ben ripulite anche le canaline nel breve tratto (circa 15 m) tra l’uscita delle gallerie e il semaforo (Fig. 6).
 

Fig. 6. All’uscita delle gallerie le canaline sono intasate da fanghi, pietre, rifiuti. Vanno mantenute pulite.

 
Infine si potrebbe procedere anche alla pulizia una tantum anche delle pareti laterali delle gallerie, incrostate da fanghi accumulatisi nel corso di decenni. Poiché queste incrostazioni, non essendo indurite, sono rimovibili anche con un dito (Fig. 7), è presumibile che la pulizia delle pareti con una lancia idrica ad alta pressione possa essere molto meno ardua di quanto si potrebbe pensare.
 

Fig. 7. Le spesse incrostazioni di fanghi che rivestono le pareti delle gallerie sono facilmente rimovibili. Negli ovali a sinistra la situazione prima e, in quelli a destra, dopo il semplice sfregamento con un dito.

 
Ci auguriamo che le indicazioni da noi fornite (anche in precedenza, ad esempio il ripristino della funzionalità dell’impianto di lavaggio camion) possano essere utili e che il Comune voglia affrontare con la necessaria determinazione i problemi segnalati dai residenti di Miseglia inferiore.
 
Carrara, 26 agosto 2023
Legambiente Carrara
 



Per saperne di più:

Sui problemi di Miseglia derivanti dalle cave:

Polveri da camion a Miseglia: urgono misure concrete  (4/8/2023)

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