All’assessore ai Lavori Pubblici
Al presidente di Nausicaa
Da sempre le fontane pubbliche danno un contributo determinante alla vivibilità di ogni centro abitato: consentono a tutti di abbeverarsi e rinfrescarsi e, soprattutto quelle monumentali, sono punti di aggregazione e svolgono un ruolo di arredo urbano. Una città ricca di fontane ben curate rivela lo spirito di accoglienza e le premure dei suoi amministratori verso i cittadini e i turisti, così come la loro scarsità o il loro stato di abbandono ne rivela il disinteresse.
Abbiamo perciò fatto un censimento delle fontane di Marina di Carrara, annotandone in una mappa l’ubicazione e –mediante simboli colorati– lo stato di conservazione e di funzionamento. Nella mappa sono riportate anche le fontane scomparse e quelle che proponiamo di installare per rendere più accoglienti alcune aree particolarmente frequentate. La situazione d’insieme è riportata nella mappa, alla quale segue una descrizione sintetica di ciascuna fontana.
Convinti di interpretare le esigenze e i desideri dei cittadini e dei turisti, chiediamo all’amministrazione comunale e a Nausicaa di attivare un programma di manutenzione delle fontane di Marina, riattivando quelle dismesse o scomparse e installando quelle mancanti. Con pochi interventi e spese contenute, infatti, si potrebbe rendere molto più accogliente la nostra Marina.
Partendo da est, la prima fontana che incontriamo si trova all’incrocio tra via Cadorna e via Cairoli (lato mare, angolo ovest: Fig. 1): costruita in marmo e cemento, è in buono stato, funzionante e dotata di rubinetto.
Proseguendo verso ovest, incontriamo la fontana all’incrocio tra via Firenze e via Garibaldi (lato mare, angolo ovest: Fig. 2). Interamente in marmo, è stata disattivata, con rimozione del rubinetto, nonostante sia in buono stato di conservazione.
Al centro del parco dedicato a Falcone e Borsellino (compreso nel quadrilatero via Genova, via Firenze, viale Verrazzano, viale XX Settembre), si trova una fontana che riproduce il Monumento simbolo del gemellaggio fra Carrara e la città Armena di Erevan (Fig. 3). È un cotto di arenaria rossa, sul cui retro è riportata, in armeno e in italiano, la scritta «1967. In segno di fraternità. Erevan Carrara». Da circa due anni è stata disattivata, con disappunto dei frequentatori del parco e con scarso rispetto verso la città gemellata.
Arriviamo nei pressi di piazza Menconi. In piazza del Commercio (lato mare), nel piccolo parco a fianco della scuola Giromini, si trova una fontana storica in metallo (Fig. 4). Qui erano soliti lavarsi e rinfrescarsi i ragazzi reduci dalla cosiddetta “Piscina”, il tratto di mare adiacente alla foce del Carrione protetto da una scogliera che oggi –colmato– è occupato dal piazzale “Città di Massa”. Anche questa è disattivata e in stato di degrado.
Dal 2000 in piazza Menconi è attiva una fontana in marmo a flusso continuo su entrambi i lati (Fig. 5), installata in occasione della ristrutturazione dell’intera piazza.
A monte della piazza, all’inizio di via Fleming (presso l’incrocio con via Marco Polo), è attiva una fontana a muro interamente in marmo, dotata di rubinetto (Fig. 6).
In via Nazario Sauro, sono presenti due fontane. La prima, al numero civico 40 (in prossimità di via Muttini), seminascosta tra un melograno, una yucca e un cespo di papiro, è funzionante e dotata di rubinetto (Fig. 7). Meriterebbe di essere ripristinato il drenaggio dello scarico, che oggi finisce sul marciapiede e sulla strada.
La seconda, all’incrocio con via Garibaldi (lato ovest, presso la Pubblica Assistenza), è anch’essa funzionante ma in cattivo stato di conservazione: tazza rotta, basamento sconnesso, aspetto degradato (Fig. 8).
In via Bigioni (di fronte al numero civico 97) c’è una fontana in metallo verniciato al bordo del piazzale dotato di parcheggio drenante: è funzionante, in buono stato e dotata di rubinetto (Fig. 9).
All’incrocio tra via Cavallotti e via Rinchiosa (lato mare, angolo est) c’era una fontana, ma ciò che ne rimane è un foro nel muro di una casa recentemente ristrutturata (Fig. 10). Meriterebbe di essere ripristinata, tenuto anche conto che l’intera via Cavallotti è priva di fontane.
Lungo la passeggiata sul molo di ponente del porto, nei pressi della spiaggia libera detta dell’Idrovora, c’è un’altra fontana funzionante tutto l’anno il cui scarico, però, si disperde nella spiaggia e durante l’estate impedisce l’utilizzo della spiaggia libera adiacente per un tratto di oltre 20 metri (Fig. 11). Basterebbe poco per condottarlo, evitando l’inconveniente.
All’interno del parco Paradiso (noto anche come parco Puccinelli, dal nome del sindaco che lo ha realizzato negli ’70), si trovano 2 fontane in metallo, entrambe funzionanti e dotate di rubinetto, che preesistevano all’istituzione del parco stesso. Una si trova nella parte ad est del parco (Fig. 12), mentre l’altra è collocata nella parte ovest (Fig. 13).
In viale Galilei, nella pineta Paradiso presso il complesso fieristico (ex IMM), a breve distanza dall’incrocio col viale Colombo, c’è una fontana-monumento in marmo a getto continuo (Fig. 14).
All’interno della stessa pineta Paradiso si trovano due fontane in mattoni, entrambe funzionanti, collocate lungo il vialetto che da viale Colombo conduceva alla tenuta dove oggi si trova il complesso fieristico. Una si trova sul lato mare della pineta (Fig. 15) e l’altra sul lato monte, nei pressi dei servizi igienici, purtroppo chiusi e inagibili (Fig. 16).
Dalla mappa delle fontane si nota come esse siano concentrate nelle zone più vecchie di Marina e presso il Paradiso, una zona anch’essa frequentata da lungo tempo. Sono invece prive di fontane le aree di più recente e intensa urbanizzazione, a testimonianza di come essa abbia mirato alla speculazione urbanistica senza prestare attenzione alla vivibilità.
Si propone pertanto l’installazione di alcune nuove fontane, tenendo particolarmente conto della frequentazione, sia estiva che nelle altre stagioni. Una nuova fontana si propone in via Muttini, presso le scuole elementari, all’ingresso del parco pubblico (Fig. 17).
Una seconda fontana, con rubinetti su due lati, si propone in piazza Ingolstadt, che è diventata la zona più frequentata dell’intera città, soprattutto di sera (Fig. 18).
Una terza si propone sulla passeggiata di viale Vespucci (all’incrocio con via Parma, presso i campi da tennis), in quanto particolarmente frequentata anche d’inverno (Fig. 19).
Infine, se ne propone un’altra sul viale Colombo, all’ingresso dell’area fieristica (Fig. 20).
Per queste nuove fontane si suggerisce la realizzazione in marmo, con monumenti che svolgano anche una funzione artistica e di arredo urbano.
Si invitano i cittadini a segnalare fontane presenti in passato e oggi scomparse e ad avanzare altre proposte (siano esse integrative o alternative alle nostre) e l’amministrazione a prestare particolare ascolto.
Carrara, 17 agosto 2021
Legambiente Carrara
Suggerimenti dei cittadini (dopo la pubblicazione della lettera) | |
Gino Paolini 18/8/21 |
Sono pienamente d’accordo: le fontane rappresentano un segno di accoglienza e anche di “gratuità” per chi arriva nel nostro territorio. Segnalo che anche il viale Da Verrazzano necessita di una fontana: è frequentatissimo e assolato. |
Gilberto Baldaccini 19/8/21 |
Lodevole iniziativa. Ovviamente auspico che le fontanelle siano dotate di rubinetto e di regolatore di flusso. |
Marta Tongiani 19/8/21 |
Nel ringraziarVi, aggiungo quanto segue: 1) La fontana di granito o tufo rossa nel Parco Falcone e Borsellino, ci è stata regalata dalla citta di Erevan in occasione del gemellaggio Carrara-Erevan (Armenia). È quindi un manufatto pregiato, esempio di arte orientale, e significativo. 2) Segnalo inoltre una EX fontana consistente in un tubo ed una vaschetta di cemento, acqua freschissima in un curvone lungo la strada della Foce, a destra andando a Massa, poco prima delle case a sinistra. L’acqua veniva direttamente dal bosco, dove c’è (c’era) una polla. Chiamavamo il posto ‘alla fontanella’ e serviva acqua fresca a tutta la Foce in estate. Per lungo tempo inusata, ricoperta e nascosta dai rovi, in questi giorni stanno un po’ ripulendo il bosco ed è riaffiorato il posto. Che fine ha fatto l’acqua? Se l’è presa qualcuno? 3) Un’altra fontana è quella a metà del breve rettilineo prima di scendere per Massa, sulla destra, all’incrocio con Via Macina. La fontana serviva i lavatoi, poi demoliti quando fu costruita la strada per Pianamaggio. Tale fontana, in angolo, ora in abbandono tra macerie e sterpi, è tuttavia attiva, ma spesso difficilmente agibile e poco visibile. È in una posizione strategica per chi cammini attraverso la strada del vino o passi in qualche modo tra Carrara e Massa (ciclisti, locali, passanti…). I vecchi dicevano che l’acqua proveniva direttamente da Bedizzano. È anche la memoria storica dei carraresi che hanno passato la loro gioventù in scampagnate alla Foce, degli sportivi che seguivano le gare ciclistiche tirando acqua, degli abitanti locali che non avevano ancora l’acqua in casa, dei numerosi abitanti delle colline di Pianamaggio, che se ne rifornivano prima della salita. L’acqua è ora raccolta in una bella ma irriconoscibile conchiglia di marmo rotta, da restaurare. La ‘Fontanina’ è dunque importante, direi un monumento storico della città, oltre che molto utile. Vi prego, a nome di tutti ‘focesi’, di passare tale segnalazione a Nausicaa. Grazie |
Per saperne di più:
Sulla cura per la vivibilità della città:
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