La vera favola di cava Combratta
Durata: 11 min
In questo video-denuncia, Legambiente racconta una storia vera ma incredibile, narrata pertanto sotto forma di favola. Si tratta del tentativo della ditta di farsi autorizzare una mega-cava presentandola come un grandioso progetto di messa in sicurezza, aggirando così i vincoli del piano paesaggistico che consentirebbero solo una micro-cava. Sembra una beffa, ma il progetto trova il sostegno dell’ufficio marmo comunale e del servizio di ingegneria mineraria dell’ASL. Come andrà a finire?
Aggiornamenti
Come è andata a finire
Il Parco delle Apuane, con la determinazione del 15 marzo 2019, ha ufficializzato la posizione già espressa nelle conferenze dei servizi con tre no su: pronuncia di compatibilità ambientale, nulla osta e autorizzazione idrogeologica.
Tra le motivazioni: il progetto non è supportato da una relazione di stabilità; prevede tre anni di escavazione, con l’avvicinamento alle masse instabili, ma senza intervenire sulle stesse; non è sufficiente richiamarsi a una generica messa in sicurezza per giustificare un vero e proprio progetto di escavazione; la strada non è idonea al passaggio di mezzi pesanti.
Per saperne di più:
Cava Fossa Combratta: la vera posta in gioco dietro il pretestuoso alibi della sicurezza (15/9/2018)
Cava Fossa Combratta: appello alle Istituzioni interessate (31/8/2018)
Cava Fossa Combratta: non diventi la pietra dello scandalo (7/8/2018)
Fossa Combratta: una cava da dismettere (27/6/2018)