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Grandissime intese: piano paesaggistico “depotenziato” dalla lobby bipartisan del marmo

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Legambiente chiede di reinserire i divieti originari del piano paesaggistico e sostiene la raccolta firme su avaaz.org
 

È evidente a tutti che ieri, 26 giugno, la lobby della speculazione del marmo è entrata in Consiglio Regionale e l’ha fatta da padrone in tutti i banchi, da destra a sinistra.

Scene e risultato sono stati vergognosi: nella discussione sul Piano Paesaggistico proposto da Rossi e Marson, sono spuntati emendamenti così precisi e mirati a rendere inefficace il Piano nella limitazione delle cave di marmo all’interno del Parco delle Alpi Apuane, che se l’avessero scritto direttamente gli industriali del marmo non sarebbero riusciti a fare di meglio.

È emerso inoltre con tutta evidenza che la speculazione estrattiva a danno del Parco delle Alpi Apuane è un obiettivo così strategico, che in Consiglio Regionale si sono sperimentate positivamente le “grandissime intese”, visto che la Commissione competente ha votato quasi all’unanimità gli emendamenti-killer al Piano Paesaggistico, con il contributo fondamentale del PD e di Forza Italia.

Ai vari rappresentanti politici che ora si sperticano nello spiegare quanto il nuovo testo armonizzi ambiente e lavoro, Legambiente risponde che così si coniuga solo la speculazione a buon mercato con la distruzione irreversibile di un patrimonio ambientale di rilevanza europea e mondiale.

L’Associazione chiede pertanto a tutto il mondo politico-istituzionale della Toscana, nel prossimo appuntamento in plenaria del Consiglio Regionale, previsto martedì primo luglio, di ripristinare i dispositivi proposti meritoriamente dalla Giunta Regionale. Nella sua versione originale, infatti, il Piano Paesaggistico costituirebbe un fiore all’occhiello delle politiche regionali ed un vanto di assoluto rilievo nazionale. Meriti che sarebbero seriamente adombrati nel caso si confermassero gli emendamenti killer pro industriali del marmo.

L’Associazione aderisce e sostiene la petizione su Avaaz.org per fermare la distruzione delle Alpi Apuane, con l’obiettivo di raccogliere oltre 100.000 firme entro il 1° luglio.

“Facciamo ancora una volta appello al Presidente Rossi e a tutti i Consiglieri Regionali di conservare integralmente il Piano Paesaggistico –dichiara Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana– mantenendo i fondamentali dispositivi di tutela del paesaggio toscano e dei delicatissimi ambienti acquatici ed ipogei delle Alpi Apuane!”

“Sarebbe inaccettabile –commenta Matteo Tollini, responsabile regionale aree protette di Legambiente– continuare ad assistere all’escavazione generalizzata nel cuore del Parco Regionale delle Alpi Apuane, un patrimonio delicato e inestimabile dove l’Unione Europea ha individuato il 50% di tutti i siti strategici in Toscana per la conservazione della biodiversità. Se la Regione Toscana continuerà con questa politica ambigua ricorreremo alla Corte di Giustizia Europea per infrazione dell’Italia nell’applicazione delle Direttive UE”.

Firenze, 27 giugno 2014
Legambiente Toscana Parchi – ufficio stampa – parchi@legambientetoscana.it
 



Per saperne di più:

Sul Piano Paesaggistico e sul Parco delle Alpi Apuane:

Piano Paesaggistico: lettera aperta al presidente Rossi  (23/6/2014)

Legambiente chiede le dimissioni del presidente del Parco: difende le cave, non le Apuane! (16/2/2014)

Perché una strada forestale al Cardeto? Una teleferica costa meno e genera minor impatto! (9/7/2013)

Eolico a Campocecina: idea bislacca, contro leggi e buonsenso (25/5/2013)

Legambiente presenta un mare di osservazioni alla variante al Piano Strutturale (29/3/2010)

 

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