Caro Presidente Rossi,
come Le è sicuramente noto, abbiamo apprezzato metodi e obiettivi di riforma delle politiche di governo del territorio della Sua Giunta. Siamo arrivati alla fase attuale, dopo un denso e costruttivo dibattito, che ha certamente “arricchito” la dialettica democratica che sta avendo corso nelle commissioni del Consiglio Regionale.
Il Piano Paesaggistico, in particolare, che di quella Riforma incarna la quintessenza operativa, consegna alle presenti e future generazioni una rilettura conoscitiva coltissima del territorio toscano, utile a tutti i soggetti per pianificare al meglio gli interventi di trasformazione, in un rinnovato quadro di certezza del diritto. Scopo dichiarato del nuovo Piano, che recentemente ha ricevuto l’autorevole approvazione del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici del MiBAC, è infatti quello d’indirizzare la ripresa economica verso la rigenerazione urbana, l’innovazione edilizia e una ritrovata centralità dell’agricoltura, preservando gli inestimabili valori culturali ed economici del paesaggio toscano, in vista di uno sviluppo locale durevole e sostenibile.
Ora, ci arrivano notizie dal dibattito consiliare in corso, che destano la nostra massima preoccupazione. Non vorremmo, infatti, che le integrazioni e le correzioni (ma in taluni casi sarebbe meglio definirle “sconfessioni”) che le forze politiche stanno apportando al dispositivo di Piano, snaturassero totalmente e colpevolmente il senso stesso dello strumento. Uno strumento che, integro, lo ribadiamo con forza, rappresenterebbe certamente uno dei fiori all’occhiello del Suo mandato di Governo Regionale 2010-2015.
Certo della Sua attenzione operosa, Le inoltriamo i nostri più
Cordiali saluti.
Firenze, 23 giugno 2014
Fausto Ferruzza
Presidente Legambiente Toscana