Il nuovo Regolamento degli agri marmiferi, promesso dal sindaco per il luglio 2013, è ancora in alto mare; ci viene detto che è pronto da sei mesi ma che sarà reso noto solo dopo che la Regione avrà redatto il nuovo testo unico sulle cave, anch’esso ancora in alto mare. Così l’amministrazione, secretando la bozza di nuovo Regolamento perfino alla commissione marmo che, pure, avrebbe dovuto elaborarlo e proporlo, umilia i consiglieri trattandoli da persone poco affidabili.
Disapprovando profondamente il comportamento dell’amministrazione, attendista e contrario ai principi della trasparenza e della partecipazione, riteniamo che, mentre la Regione svolge il suo lavoro, il Comune dovrebbe sottoporre ad un’ampia discussione la sua bozza di Regolamento per giungere a quella stesura che tutti i cittadini auspicano, sollecitando poi la Regione a recepirne le indicazioni.
In ogni caso, se il nuovo Regolamento stabilirà i canoni in base alle stime del valore del marmo effettuate l’anno scorso dal Comune, sarebbe già garantita in partenza una perdita milionaria per le entrate comunali. Basti pensare che il valore dei marmi più pregiati è stato stabilito in 450 €/t, quando tutti sanno che il valore reale è quasi 10 volte più alto e la maggior parte è pagata in nero per evadere le tasse.
È dunque del tutto evidente l’utilità della nostra proposta di istituire un Osservatorio dei prezzi del marmo che:
- acquisisca il prezzo di vendita di ogni blocco (e la relativa qualità), seguendone i passaggi di proprietà, nonché i prezzi di vendita dei lavorati;
- effettui controlli incrociati dei prezzi (raffronti tra cave e tra intermediari);
- verifichi l’attendibilità dei dati acquisiti e segnali al Comune e all’Agenzia delle entrate i casi di dubbia attendibilità, che possono essere indizi di evasione fiscale;
- fornisca al Comune il valore di mercato di ogni qualità di marmo, necessario per stabilire il canone base per indire la gara pubblica di assegnazione delle concessioni.
Considerata l’utilità che l’Osservatorio entri in funzione ben prima del nuovo Regolamento, in modo da applicare fin dall’inizio canoni congrui, perché il Comune non provvede subito ad istituirlo? Visto che ogni anno di ritardo comporta perdite milionarie per le entrate comunali, i cittadini avranno o no il diritto di sapere se il Comune intende istituire l’Osservatorio e, in caso affermativo, se intende farlo subito o dilazionarlo di anni aspettando l’approvazione della nuova legge regionale e del nuovo Regolamento?
Carrara, 14 febbraio 2014
Legambiente Carrara
Per saperne di più:
Sui canoni di concessione delle cave, entrate comunali, illegittimità, proposte:
Il nero alle cave è un furto ai cittadini. Perché il Comune lo tollera? (26/9/2013)
Finalmente si modifica la L.R. sulle cave: appello al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi (4/10/2012)
Cave: illegittimità e danno erariale. Esposto contro amministratori a Procura e Corte dei Conti (12/7/2012)
Basta regali alle cave: rilasciare le concessioni e porre fine al danno erariale (8/6/2012)
Tariffe marmo: ecco la proposta di Legambiente (6/5/2011)
Sul nuovo Regolamento degli agri marmiferi proposto da Legambiente al consiglio comunale:
Beni estimati e regolamento: l’amministrazione non giochi a nascondino (14/11/2013)
Il nero alle cave è un furto ai cittadini. Perché il Comune lo tollera? (26/9/2013)
Consiglio comunale sugli agri marmiferi, la fiera dell’ipocrisia: bravi, ma state al vostro posto! (1/6/2013)
Proposta di nuovo Regolamento agri marmiferi: intervento di Legambiente in consiglio comunale (30/5/2013)
Gli Atti dell’incontro di presentazione della proposta di nuovo Regolamento degli agri marmiferi (15/2/2013)