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Il nero alle cave è un furto ai cittadini. Perché il Comune lo tollera?

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L’indagine della Procura e il blitz della Guardia di Finanza alle aziende del marmo, con sequestro di computer e documenti, per frode fiscale e riciclaggio, confermano che la sottofatturazione del marmo denunciata da molti in questi anni è ben più di un’ipotesi.

 

La nostra proposta per non farci fregare: l’Osservatorio dei prezzi

Non per nulla un punto centrale della nostra proposta di nuovo regolamento degli agri marmiferi, accompagnata dalle firme di oltre 500 carraresi, era l’istituzione di un Osservatorio dei prezzi del marmo con i compiti di acquisire il prezzo di vendita di ogni blocco seguendone i passaggi di proprietà, nonché i prezzi di vendita dei lavorati; effettuare controlli incrociati (raffronti tra cave e tra intermediari, documenti contabili, ecc.); verificare l’attendibilità dei dati acquisiti, fornire al Comune il valore di mercato di ogni qualità di marmo, necessario per stabilire il canone base per indire la gara pubblica di concessioni; segnalare al Comune e all’Agenzia delle entrate i dati ritenuti di dubbia attendibilità, indizi di evasione, elusione fiscale, danno erariale.

Proponevamo anche un sistema di tracciabilità (fisica e contabile) di ogni singolo blocco, ricorrendo a dispositivi informatici (es. microchip applicati ai blocchi, GPS, ecc.). La proposta discendeva anche dalla scandalosa stima del valore di mercato da parte del Comune: 450 euro a tonnellata per il marmo più pregiato, quando in realtà è venduto a 2000-4000 €/t.

 

Il consiglio comunale ha preferito le chiacchiere alla nostra proposta

Ma il consiglio comunale del 30 maggio, con l’eccezione di Claudia Bienaimè e del Movimento 5 Stelle, ha bocciato la nostra proposta con motivazioni pretestuose, impegnandosi a presentare un proprio regolamento entro due mesi. E infatti due mesi dopo è arrivata puntualmente l’attesa beffa: solo vacue dichiarazioni di intenti del sindaco, nessun regolamento, niente di scritto e, soprattutto, nemmeno un cenno all’Osservatorio dei prezzi del marmo.

Per il sindaco, evidentemente, la stima del valore di mercato si discosta di poco da quella dichiarata dagli industriali del marmo. È una fortuna per i carraresi che la Procura non ne sia tanto convinta.

Sono passati altri mesi ma nessuna bozza di regolamento è stata presentata. Nel frattempo, le aziende hanno vinto i ricorsi al TAR perché il Comune non ha rispettato le procedure più elementari (mancata comunicazione alle aziende, ecc.): una vera disfatta per le casse comunali e per i cittadini, che pagano i mancati introiti. Se in tutti questi anni gli amministratori comunali avessero voluto favorire gli interessi degli industriali si sarebbero comportati esattamente come hanno fatto.

 

Gara pubblica: l’uovo di Colombo contro ricorsi e sottostime del valore del marmo

Un altro punto centrale della nostra proposta di regolamento è il rilascio delle concessioni mediante gara pubblica (a partire da un canone base non sottostimato): garantirebbe maggiori entrate ed eliminerebbe le discussioni pretestuose sul valore del marmo. Per assicurarsi le concessioni più redditizie, infatti, gli imprenditori sarebbero costretti (pena la perdita della gara) ad offrire cifre più vicine al reale valore del marmo. E in tal modo il Comune sarebbe anche al riparo da eventuali ricorsi, visto che gli imprenditori non potrebbero certo contestare un canone che loro stessi hanno offerto.

Amministratori e funzionari comunali dichiarano di condividere le nostre proposte di rilascio delle concessioni mediante gara pubblica e di sopprimere i beni estimati (cave che non pagano nulla perché il Comune le tratta come private), ma non fanno nulla di concreto per attuarle: la commissione marmo, in un anno e mezzo dalla sua istituzione, non ha ricevuto dagli uffici una riga scritta di proposta operativa, né ha elaborato nulla autonomamente; i consiglieri che hanno chiesto la documentazione sui beni estimati aspettano invano da mesi.

 

Marmo: chi froda e chi provoca danno erariale risarcisca i cittadini

Nel 2010 e 2012 abbiamo presentato due esposti alla Procura contro quegli amministratori infedeli che, con modifiche illegittime, autolesionistiche ed autovessatorie del regolamento degli agri marmiferi, concordando le tariffe con gli imprenditori e non rilasciando le concessioni (da 18 anni!), hanno provocato un pesante danno erariale (qualche milione l’anno).

Ci auguriamo che la Procura, oltre alle responsabilità di imprenditori disonesti, sappia individuare anche quelle degli amministratori e li chiami a risarcire i cittadini.

Carrara, 26 settembre 2013
Legambiente Carrara



Per saperne di più:

Sul nuovo Regolamento degli agri marmiferi proposto da Legambiente al consiglio comunale:

Consiglio comunale sugli agri marmiferi, la fiera dell’ipocrisia: bravi, ma state al vostro posto!  (1/6/2013)

Proposta di nuovo Regolamento agri marmiferi: intervento di Legambiente in consiglio comunale (30/5/2013)

Cave: preavviso agli amministratori. Chi non vuole la gara impoverisce i carraresi; ne risponda in proprio!  (2/4/2013)

Nuovo Regolamento degli agri marmiferi: la proposta Legambiente (G. Sansoni) (15/2/2013)

Agri marmiferi. Dal regolamento del 1994 ad oggi: problematiche e prospettive (I. Fusani) (15/2/2013)

Attività estrattive nel distretto del marmo: opportunità e criticità (F. Ferruzza)  (15/2/2013

Agri marmiferi, proposta di nuovo regolamento: introduzione (M. Antonioli) (15/2/2013)

Gli Atti dell’incontro di presentazione della proposta di nuovo Regolamento degli agri marmiferi (15/2/2013)

Ecco il nuovo Regolamento degli agri marmiferi proposto da Legambiente (9/2/2013)

La deliberazione su cave, beni estimati, regolamento agri marmiferi proposta da Legambiente al consiglio comunale (9/2/2013)

Sui canoni di concessione delle cave, entrate comunali, illegittimità, proposte:

Il marmo dei ‘Robin Hood’ alla rovescia – Videoinchiesta di M. Bernabè (28/5/2013)

Finalmente si modifica la L.R. sulle cave: appello al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi  (4/10/2012)

Cave: Legambiente chiede un’indagine alla commissione antimafia (11/8/2012)

Cave: illegittimità e danno erariale. Esposto contro amministratori a Procura e Corte dei Conti (12/7/2012)

Basta regali alle cave: rilasciare le concessioni e porre fine al danno erariale (8/6/2012)

Regolamento agri marmiferi, tariffe, concessioni: serve una vera svolta (23/2/2012)

Più soldi dalle cave? Basta demagogia: il Comune rispetti la legge! (30/11/2011)

Carrara aumenta le tasse per non far pagare le cave che smaltiscono abusivamente le terre (7/7/2011)

Tariffe marmo: ecco la proposta di Legambiente (6/5/2011)

Dopo la trasmissione di Report sulle cave. Il sindaco: impotente o responsabile? (9/4/2011)

Canoni di concessione cave: le scelte del Comune impoveriscono la città. Esposto a Procura e Corte dei Conti (14/10/2010)

Il Comune si riappropri delle cave: il marmo deve tornare a dare benefici ai cittadini (27/10/2010)

Cave: aumentare affitti e canoni (3/9/2010)

Esposto per il riconoscimento delle cave come beni comuni (5/10/2005)

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