Legambiente Carrara » La deliberazione su cave, beni estimati, regolamento agri marmiferi proposta da Legambiente al consiglio comunaleLegambiente Carrara

09 Feb 2013

La deliberazione su cave, beni estimati, regolamento agri marmiferi proposta da Legambiente al consiglio comunale

Al Sindaco del Comune di Carrara

Carrara, 9/2/2013

Oggetto: proposta di deliberazione prevista nello Statuto e nel Regolamento del Comune di Carrara, per proposta di revisione del Regolamento degli Agri Marmiferi

A seguito dell’incontro del 6/2/2013 col dott. Tonelli, al fine di presentare una proposta puntuale e dettagliata alla discussione del Consiglio comunale, si allega l’articolato completo della nostra proposta di nuovo Regolamento degli agri marmiferi.

Allo scopo di permettere di cogliere con maggior immediatezza le proposte di modifica rispetto al Regolamento vigente, l’articolato è presentato in veste comparativa (nella colonna sinistra l’attuale Regolamento, nella destra la nostra proposta), completa di alcuni commenti a margine che esplicitano le finalità delle modifiche proposte.

Oltre al nuovo Regolamento, si propongono all’approvazione del Consiglio comunale le seguenti mozioni:

Il Consiglio comunale approva la proposta di nuovo Regolamento sugli agri marmiferi presentata da Legambiente e dall’associazione Co.di.ciil 9/2/2013.
L’assoggettabilità dei Beni Estimati allo stesso regime delle altre concessioni (temporaneità, onerosità, conduzione diretta, ecc.) è già legittimata dall’art. 64 della legge mineraria del 1927 che prevede l’abrogazione delle leggi estensi a decorrere dall’emanazione di apposito regolamento da parte del Comune di Carrara (soggetto all’approvazione del Ministro per l’economia nazionale, cui oggi è subentrata la Regione Toscana).
Tale assoggettabilità è confermata dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 488/1995, laddove stabilisce che il regolamento può incidere su diritti privati preesistenti.Tuttavia, al fine di rafforzare ulteriormente e rendere incontestabili questi principi, il Consiglio comunale impegna la giunta a chiedere alla Regione Toscana –che gode della piena potestà legislativa in materia– di inserire nella revisione della L.R. n. 78/98 oggi in itinere l’esplicita dichiarazione che i Beni Estimati sono integralmente assoggettati all’identica disciplina delle altre cave (concessioni temporanee, onerose, ecc.).
Il Consiglio comunale impegna la giunta a chiedere alla Regione Toscana che la legge in itinere sulle cave sostitutiva della L.R. 78/98, considerate le peculiarità delle cave carraresi, la complessità delle situazioni, le problematiche coinvolte e le esigenze di controllo, di flessibilità e di aggiustamenti nel tempo, mantenga il potere regolamentare del Comune di Carrara sulle cave.
A prescindere da queste iniziative rivolte ad ottenere la piena intesa e collaborazione della Regione Toscana, il Consiglio impegna la giunta a definire con assoluto rigore la posizione giuridica di ogni singolo Bene Estimato.A tal fine, i presunti detentori di beni estimati devono provvedere, nel termine di sei mesi, a denunciare al Comune gli agri occupati, documentando in maniera esaustiva il titolo del possesso, pena la decadenza del loro diritto.
In particolare, devono documentare sia l’iscrizione agli Estimi antecedenti il 1731, sia i confini dell’area allora iscritta e di quella oggi occupata, producendo la relativa cartografia originale.
Il Comune procederà alla dichiarazione di riconoscimento di Beni Estimati solo per quelle superfici che vengono documentate in maniera completa e incontrovertibile e alla dichiarazione di disconoscimento delle altre.