Trasparenza: Zubbani si rimangia la parola data
Con la precedente Amministrazione, Legambiente riuscì ad ottenere i dati sulle quantità di marmo e detriti escavate da ciascuna cava solo dopo 10 mesi (contro i 30 giorni di legge) e dopo il ricorso al difensore civico.
Per questo, nel dibattito pre-elettorale del maggio 2007 organizzato dall’associazione, Legambiente chiese ai candidati sindaco quale fosse il loro intento sulla trasparenza dei dati ambientali e degli atti amministrativi.
Il futuro sindaco Zubbani si dichiarò allora favorevole alla più ampia trasparenza. Oggi, alla prova dei fatti, si rimangia la parola data.
Legambiente si rivolge al difensore civico
Così, trascorsi sei mesi dalla richiesta al sindaco del progetto della via d’arroccamento per Pescina-Crestola e non avendo ricevuto risposta, nonostante i solleciti, Legambiente si è rivolta al difensore civico, Alessandro Bononi, chiedendogli di imporre al sindaco di consegnare la documentazione richiesta.
Ecco una sintetica cronistoria dei fatti, tutti abbondantemente documentati.
Breve cronistoria
- Il 17 febbraio 2009 Legambiente ha segnalato al sindaco che sulle scarpate della via d’arroccamento per le cave di Pescina-Crestola erano state scaricate abusivamente ingenti quantità di terre, configurando una violazione di legge ed un rischio di inquinamento delle sottostanti sorgenti di Torano; la segnalazione era accompagnata da documentazione fotografica e dalle richieste di accertare e punire i responsabili e di prescrivere loro l’immediata bonifica delle scarpate;
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con singolare tempestività, il 21 febbraio il sindaco rispondeva che lo scarico di terre sulle scarpate non era uno smaltimento abusivo, ma un’operazione di «rimodellamento delle scarpate, finalizzata al miglioramento della regimazione idraulica dell’area» e che «a conclusione dei lavori, dovrà comunque essere garantita la stabilità dei versanti e delle scarpate oggetto delle modifiche in corso, anche a protezione delle sottostanti sorgenti»;
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considerato che anche uno sprovveduto sa che le terre scaricate su una ripida scarpata sono soggette a dilavamento e frana a seguito di piogge, Legambiente, rifiutandosi di credere che gli uffici comunali potessero aver approvato tale operazione, chiedeva al sindaco di acquisire copia del progetto dei lavori sulla via di arroccamento di Pescina-Crestola, completo dei pareri e delle prescrizioni degli enti coinvolti;
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il 6 marzo segnalavamo al sindaco che, com’era perfettamente prevedibile, a seguito della pioggia del 4 marzo l’intera copertura di terre era stata dilavata ed asportata dalla scarpata, che aveva subito diffusi fenomeni di dissesto (frane, smottamenti, solchi d’erosione).
Ribadivamo le richieste di accertamento delle responsabilità e di prescrivere la bonifica della via d’arroccamento; -
il 27 marzo segnalavamo che l’assurdo sistema di scolo delle acque della via d’arroccamento innescava frane e profondi solchi d’erosione ad ogni tornante e suggerivamo il convogliamento delle acque entro tubazioni o canalette;
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il 21 maggio segnalavamo come la presenza di alcune grotte (non censite nel catasto regionale) e del sistema di scolo delle acque (che sembrava appositamente concepito per recapitare acque e terre proprio all’imbocco delle grotte, facenti parte dei condotti carsici collegati alle sorgenti) configurassero gravi rischi d’intorbidamento delle sorgenti e ribadivamo la richiesta di interventi a loro protezione;
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l’11 luglio documentavamo come, a seguito del nubifragio del 6 luglio, una cascata di acque e fango precipitasse proprio davanti all’imbocco delle grotte (esattamente come avevamo preannunciato) e come si fosse verificato l’intorbidamento delle sorgenti (escluse dalla rete);
Contrariamente alle assicurazioni del sindaco sopra riportate, nessun lavoro è stato attuato a garanzia della stabilità della scarpata che, anzi, ha subito un’erosione progressiva, aggravando la situazione delle sorgenti.
A difesa delle sorgenti
Il ricorso di Legambiente al difensore civico era dunque inevitabile, considerato che l’assoluta inerzia dell’Amministrazione, l’improvvida risposta del sindaco sopra citata e la mancata consegna della documentazione rappresentano di fatto un chiaro segnale di lasciapassare per tutti gli smaltimenti abusivi di terre da parte delle cave che, infatti, sono ormai generalizzati.
La difesa delle sorgenti è una priorità assoluta non solo per l’associazione, ma per tutta la città; perciò Legambiente non permetterà a nessuno, per superficialità, noncuranza o negligenza, di comprometterle.
Carrara, 20 agosto 2009
Legambiente Carrara
Per saperne di più:
La vicenda della via d’arroccamento di Pulcinacchia, con i suoi errori progettuali, lo smaltimento abusivo di terre, il reiterato mancato rispetto delle ordinanze del sindaco e dell’ASL, la mancata applicazione delle sanzioni, è una testimonianza esemplare del Far West che regna alle cave e di come il Comune tolleri queste illegalità, fino a fornire ad esse un’esplicita copertura.
I documenti seguenti e le foto di cui sono corredati sono dedicati agli increduli.
Pulcinacchia: il sindaco non consegna la documentazione. Ecco il testo del ricorso al difensore civico (20/8/2009)
Sversamento terre a Pulcinacchia: la risposta (parziale) del Comune (7/8/2009)
Nubifragio: sorgenti torbide per lo smaltimento abusivo delle terre (11/7/2009)
Grotte di Pulcinacchia: la via d’arroccamento è un pericolo incombente per le sorgenti (21/5/2009)
Richiesta documentazione su Pulcinacchia: sollecito al sindaco (12/5/2009)
Via d’arroccamento Pulcinacchia finalmente asfaltata: cosa resta da fare (27/3/2009)
Pulcinacchia: smaltimento abusivo di terre. Il sindaco si precipita a scagionare i responsabili (20/2/2009)
Via d’arroccamento Pulcinacchia: documentato lo smaltimento abusivo di terre (17/2/2009)
Via d’arroccamento Pulcinacchia: fino a quando l’impunità? (18/12/2008)
Asfaltatura via d’arroccamento Pulcinacchia: basta proroghe alle cave inadempienti (3/12/2008)
Sullo smaltimento abusivo delle terre:
Smaltimento terre di cava: per smuovere il Comune ci vuole il TG (29/11/2011)
Le polveri evitabili – 3. (quelle del sindaco) (VIDEO, 16/9/2010) durata: 18’ 05”
I bisonti del marmo: polveri a volontà (VIDEO, 15/4/2010) durata: 7’ 13”
Fanghi di cava gratis su Miseglia (VIDEO 28/12/2010) durata: 10′ 26″
Miseglia invasa dai fanghi di cava: fino a quando? (28/12/2010)
Cosa (non) si fa per la protezione delle sorgenti? (16/1/2010)
Nubifragio: sorgenti torbide per lo smaltimento abusivo delle terre (11/7/2009)
Ponti di Vara: altri due smaltimenti abusivi di terre di cava (7/6/2009)
Via d’arroccamento Calacata: ancora uno smaltimento abusivo di terre (1/4/2009)
Cave, terre, detriti: ma è poi così difficile far rispettare le regole? (28/2/2009)
Via d’arroccamento Pulcinacchia: documentato lo smaltimento abusivo di terre (17/2/2009)
Sulla tolleranza del Comune verso lo smaltimento abusivo delle terre:
Il sindaco rassicura: lo smaltimento delle terre è monitorato. Infatti lo è, ma aumenta continuamente! (24/8/2009)
Pulcinacchia: smaltimento abusivo di terre. Il sindaco si precipita a scagionare i responsabili (20/2/2009)
Smaltimento abusivo di terre nelle cave. Il segretario generale Tonelli istiga al reato (16/2/2009)
Cave e terre: quando l’illegalità diventa diritto acquisito (col beneplacito del sindaco) (13/2/2009)