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Via d’arroccamento Pulcinacchia finalmente asfaltata: cosa resta da fare

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La via d’arroccamento è finalmente asfaltata

Finalmente, anche se con un anno di ritardo e dopo ordinanze reiterate e grande tolleranza del Comune per l’inadempienza delle cave, l’imbocco della via d’arroccamento per le cave di Pescina-Crestola è asfaltato per due intere rampe, costeggiate da ampie canalette per lo scolo delle acque e, lato monte, da una barriera in blocchi per il contenimento dei detriti (Fig. 1-3). Si tratta di un buon lavoro al quale, ci auguriamo, seguirà una buona manutenzione.

Nel rallegrarci per il lavoro fatto ci corre l’obbligo di segnalare la necessità di alcuni lavori complementari che ci auguriamo vengano effettuati prontamente e spontaneamente dalle cave, senza dover ricorrere a nuove ordinanze.

 

Cosa non va: il sistema di scolo delle acque

Il principale limite progettuale dei lavori realizzati è il sistema di scolo delle acque, mal concepito.

All’apice di ogni tornante, infatti, è stato scavato un solco che raccoglie le acque e le convoglia all’angolo della scarpata: da qui le acque scendono lungo la scarpata, fino al tornante sottostante.

In questo modo, ad ogni tornante le acque innescano frane sulla scarpata, scavano profondi solchi e trascinano ingenti quantità di terre e detriti sulla strada comunale e nel T. Porcinacchia, minacciando le sorgenti che alimentano l’acquedotto cittadino (Gorgoglio, Pizzutello e Tana de Tufi) (Fig. 4-9).

 

Cosa occorre fare

Per prevenire le frane e il trascinamento di terre –e per la stessa stabilità stradale– è necessario evitare che le acque scorrano direttamente sui detriti: occorre perciò che esse scendano lungo ogni scarpata ben convogliate in canalette resistenti all’erosione (in metallo corrugato, cemento o altro).

Inoltre le scarpate contenenti terre (Fig. 10) vanno protette dall’erosione superficiale con tecniche di ingegneria naturalistica, ad esempio mediante rivestimento con geostuoie e rivegetazione.

Questa protezione non è necessaria per le vecchie scarpate, saggiamente costituite di sole scaglie, il cui colore grigio per la lunga esposizione ai fattori meteorici ne testimonia la stabilità da decenni (Fig. 11).

Per completare l’opera sono inoltre necessari l’asfaltatura del breve tratto di strada comunale antistante l’imbocco della via d’arroccamento (una trentina di metri), evidentemente danneggiato dai detriti provenienti da essa, e la rimozione dei detriti accumulati nell’adiacente spiazzo di parcheggio (Fig. 12 e 13).

 

E inoltre… un po’ di civiltà

È infine da segnalare la pratica incivile, in massima parte attribuibile alle cave e agli autotrasportatori, di liberarsi dei detriti e di altri rifiuti, scaricandoli nell’alveo del torrente e in ogni piazzuola della strada.

Alcuni esempi di questa pratica incivile –tutti relativi alla strada comunale di Pulcinacchia– sono mostrati nelle Fig. 14-31.

Ci auguriamo che il Comune voglia concordare con le cave di Pescina-Crestola l’esecuzione degli interventi suggeriti per la via d’arroccamento e, con tutte le cave del bacino Pescina-Boccanaglia, la sollecita rimozione di detriti e rifiuti dalle piazzole e dall’alveo del torrente, per motivi di decoro e a protezione delle sorgenti che alimentano tutta la città: il tutto, naturalmente, a spese delle cave, perché non vorremmo che i costi dell’inciviltà di alcuni (sconosciuti come singoli, ma ben identificabili come categoria) ricadessero ancora una volta su noi cittadini.

Carrara, 27 marzo 2009
Legambiente

 

Fig. 1. Marzo 2009: l’imbocco della via d’arroccamento per Pescina-Crestola. La carreggiata è ben asfaltata e fiancheggiata da ampie canaline in cemento per lo scolo delle acque.
Fig. 2. Lo stesso imbocco nel dicembre 2008. Ad ogni pioggia le acque trascinavano terre e detriti dalla via d’arroccamento, riversandole sulla strada comunale e nel T. Porcinacchia (o Fosso di Curtana), minacciando le sottostanti sorgenti.
Fig. 3. Barriera in blocchi collocata al piede della scarpata per contenere i detriti ed evitare la loro caduta sulla sede stradale.
Fig. 4. Solco (blu) per lo scolo delle acque (rosso) realizzato alla curva del 5° tornante. Le acque così incanalate hanno provocato la frana nella sottostante scarpata (Fig. 5).
Fig. 5. Frana (contorno blu) sulla scarpata indotta dall’incanalamento delle acque nel 5° tornante. [1] e [3]: solchi di scolo realizzati all’apice dei tornanti 1 e 3.
Fig. 6. Frana sulla scarpata indotta dallo scolo delle acque del 4° tornante.
Fig. 7. Solco realizzato al 3° tornante per lo scolo delle acque. Si vedano le conseguenze in Fig. 8.
Fig. 8. Ampia frana (vista dal basso) conseguente allo scolo delle acque realizzato al 3° tornante (vedi Fig. 7).
Fig. 9. Solchi di scolo acque del 1° e 2° tornante ([1] e [2]). Le acque si riversano nel sottostante piazzale di parcheggio e, poi, sulla strada e nel T. Porcinacchia.
Fig. 10. Le scarpate ricche di terre vanno protette dall’erosione mediante tecniche di ingegneria naturalistica e rivegetazione.
Fig. 11. Le scarpate costituite di sole scaglie (se non troppo piccole) sono stabili (come denota il colore grigio d’ossidazione); perciò non necessitano di protezione.
Fig. 12. L’asfaltatura dell’imbocco della via d’arroccamento (a sinistra) dovrebbe essere prolungata di un paio di metri, in modo da coprire l’intera carreggiata della strada comunale, ed estesa per una trentina di metri.
Fig. 13. Il breve tratto di strada comunale (freccia) che richiede il rifacimento dell’asfaltatura. A sinistra i detriti da rimuovere, impropriamente accumulati presso l’imbocco della via d’arroccamento.
Fig. 14. Piazzola presso bivio Calacata-Boccanaglia: detriti e pneumatico.
Fig. 15. Piazzola presso bivio Calacata-Boccanaglia: batteria auto.
Fig. 16. Altra piazzola: cumuli di terra (a sinistra) e di scaglie (al centro e a destra).
Fig. 17. Scaglie.
Fig. 18. Marmettola e scaglie.
Fig. 19. Scaglie e detriti vari, vecchi e freschi.
Fig. 20. Pneumatici e detriti vari.
Fig. 21. Scaglie, terre e detriti. Il cartello, tutto arrugginito, riporta la sagoma di un camion e la scritta «Divieto di scarico. Pericolo inquinamento falde acquifere».
Fig. 22. Massi, scaglie, terre. Recinzione improvvisata, come autodifesa da ulteriori scarichi.
Fig. 23. I detriti vari non risparmiano nemmeno il piccolo parcheggio della frazione di Pulcinacchia.
Fig. 24. Scaglie recentissime.
Fig. 25. Scaglie scaricate a lato strada presso la pesa di Torano, presumibilmente da un camion in sovrappeso.
Fig. 26. La stessa pesa di Torano (all’incrocio di Pulcinacchia) ha da tempo una corsia guasta per l’intasamento da detriti.
Fig. 27. Detriti scaricati sulla scarpata del torrente, all’imbocco della via d’arroccamento di Pescina-Crestola.
Fig. 28. Bivio Calacata-Boccanaglia: i detriti hanno quasi colmato l’alveo del torrente.
Fig. 29. Nell’alveo, oltre ai detriti di marmo, sono disseminati pneumatici, plastiche ed altri rifiuti.
Fig. 30. Pneumatici e scarti edilizi in alveo.
Fig. 31. Rifiuti di ogni genere in alveo.

 



Per saperne di più:

La vicenda della via d’arroccamento di Pulcinacchia, con i suoi errori progettuali, lo smaltimento abusivo di terre, il reiterato mancato rispetto delle ordinanze del sindaco e dell’ASL, la mancata applicazione delle sanzioni, è una testimonianza esemplare del Far West che regna alle cave e di come il Comune tolleri queste illegalità, fino a fornire ad esse un’esplicita copertura.

I documenti seguenti e le foto di cui sono corredati sono dedicati agli increduli.

Il sindaco copre lo smaltimento abusivo di terre. Legambiente si rivolge al difensore civico (20/8/2009)

Pulcinacchia: il sindaco non consegna la documentazione. Ecco il testo del ricorso al difensore civico (20/8/2009)

Sversamento terre a Pulcinacchia: la risposta (parziale) del Comune (7/8/2009)

Smaltimento abusivo di terre a Pulcinacchia. Ultimo sollecito al sindaco: dopo 5 mesi ancora non consegnata la documentazione (15/7/2009)

Nubifragio: sorgenti torbide per lo smaltimento abusivo delle terre (11/7/2009)

Grotte di Pulcinacchia: la via d’arroccamento è un pericolo incombente per le sorgenti (21/5/2009)

Richiesta documentazione su Pulcinacchia: sollecito al sindaco (12/5/2009)

Via d’arroccamento Pulcinacchia finalmente asfaltata: cosa resta da fare (27/3/2009)

Pulcinacchia: è bastata una pioggia per spazzare via le terre abusive e le rassicurazioni del sindaco (6/3/2009)

Pulcinacchia: smaltimento abusivo di terre. Il sindaco si precipita a scagionare i responsabili (20/2/2009)

Via d’arroccamento Pulcinacchia: documentato lo smaltimento abusivo di terre (17/2/2009)

Via d’arroccamento Pulcinacchia: fino a quando l’impunità? (18/12/2008)

Asfaltatura via d’arroccamento Pulcinacchia: basta proroghe alle cave inadempienti (3/12/2008)

Sulla discarica di rifiuti di cava nelle piazzole della via comunale di Pulcinacchia:

Discarica di scaglie a Pulcinacchia: una storia infinita (28/12/2009)

Ripulire le piazzole-discarica di Pulcinacchia: richiesta al sindaco (17/12/2009)

Grazie alla tolleranza del Comune, a Pulcinacchia tornano le discariche di scaglie (7/11/2009)

Minidiscariche di Pulcinacchia: bravo sindaco! E l’impianto di lavaggio? (19/5/2009)

Pulcinacchia: piccole discariche crescono (13/5/2009)

 


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