La solerzia del sindaco per aggirare la legalità
Per il mancato fermo camion di martedì 28 ottobre, il sindaco adduce la giustificazione di aver avuto la comunicazione ARPAT sabato, per telefono. Ora, essendo noto che l’ARPAT manda le comunicazioni il lunedì, essendo chiusa sabato e domenica, è da supporre che la notizia sia stata ottenuta telefonando a casa di dipendenti ARPAT.
Il sindaco, al quale si può rimproverare di tutto, ma certo non di essere uno sprovveduto, sa bene che una telefonata informale non ha alcun valore legale, ma a lui basta solo un pretesto per aggirare la legalità! E la comunicazione ufficiale di lunedì? Basta metterla nel cassetto!
A voler essere pignoli, anche lunedì 14 ottobre ha ricevuto la comunicazione ARPAT di 4 superamenti consecutivi (dal 7 al 10 ottobre) del valore di PM10 fissato nell’ordinanza sindacale. In tale occasione ci siamo astenuti dal contestare la mancata applicazione dell’ordinanza, visto che i valori erano tutti proprio al limite (50, 50, 50 e 51 µg/m3), ma se il sindaco si appella al rispetto formale dell’ordinanza e giunge a considerare “comunicazione ARPAT” una telefonata informale, allora gli ricordiamo che l’ordinanza prevede il fermo camion «nel caso in cui i valori di particolato riscontrati nella stazione di Via Carriona siano maggiori o uguali a 50 µg/m3 per tre giorni consecutivi». Dunque il sindaco avrebbe dovuto disporre il fermo camion per martedì 15.
L’inerzia del sindaco per far rispettare le ordinanze
Gli ricordiamo per l’ennesima volta che anche l’ordinanza del 2005 che prescrive i cassoni a tenuta stagna è violata quotidianamente da centinaia di camion, sotto gli occhi di tutti.
Come mai è così solerte ad informarsi telefonicamente degli sforamenti del PM10, mentre non mostra uguale sollecitudine per ottenere il rispetto dell’ordinanza?
In oltre un anno non avrebbe potuto fare una telefonata anche alla polizia municipale per chiederle di fare questo controllo, magari anche per un giorno solo, tanto per dire che il controllo è stato fatto?
Quali valori superiori spingono il sindaco a farsi beffe della salute e della legalità?
Ancora, gli ricordiamo che l’ordine del giorno approvato il mese scorso all’unanimità dal consiglio comunale straordinario (con la sola astensione del sindaco) dichiarava di ritenere «irrinunciabile il principio del rispetto della Legalità e del Controllo quale valore fondamentale dell’attività politica ed amministrativa».
A questo punto viene da chiedersi: quali valori “superiori” spingono il sindaco a mettere in secondo piano il principio costituzionale della tutela della salute e il proprio dovere in tal senso, in quanto massima autorità sanitaria?
Quali valori superiori lo spingono farsi beffe del consiglio comunale e a violare ripetutamente la legalità, quando apertamente, quando ricorrendo a meschine “furbizie”?
Attendiamo la sua risposta. Quel che è certo è che nessuna città merita un sindaco che calpesta la legalità.
Carrara, 29 ottobre 2008
Legambiente Carrara
Per saperne di più:
Sulle possibili misure di riduzione delle polveri sottili, ostinatamente respinte dal sindaco:
Alla polizia non piace l’ordinanza camion puliti (VIDEO) (VIDEO, 31/10/2011) durata: 20’ 39”
2011 Odissea nelle polveri (VIDEO, 4/2/2011) durata: 7’ 55”
Le polveri evitabili – 3. (quelle del sindaco) (VIDEO, 16/9/2010) durata: 18’ 05”
Sui trucchi del sindaco Zubbani per rendere innocua l’ordinanza (del suo predecessore Conti) sul fermo camion dopo 3 superamenti:
Ordinanza fermo camion: la beffa del sindaco. Uscire dal Far West, ripristinare la legalità (15/5/2008)
La politica del sindaco sulle polveri sottili è criticata con ironia in:
Assegnato al sindaco Zubbani il premio “Angelo dei camionisti” (31/12/2008)