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L’incubo delle polveri: lettera aperta alle autorità

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A:
Prefetto di Massa Carrara
Carlo Striccoli

Presidente Provincia di Massa Carrara
Osvaldo Angeli

Sindaco di Carrara
Angelo Zubbani

Sindaco di Massa
Roberto Pucci

Resp. ARPAT Massa Carrara
Laura Balocchi

Resp. U.F. Igiene e Sanità Pubblica ASL 1
Giuseppina Ghiselli

 

Oggetto: Polverosità ambientale – richiesta d’intervento congiunto

 

Via Aurelia: una situazione drammatica, nessun intervento

Con la presente si vuole segnalare la drammatica situazione di polverosità ambientale in cui versa l’area di Codupino, Casellotto, Alteta, Gotara, nella quale si concentrano il traffico dei detriti di marmo e numerose aziende deputate alla loro lavorazione.

La centralina di rilevamento della qualità dell’aria, posta sull’Aurelia (via Frassina), ha registrato 224 superamenti del limite di legge per il PM10 nel 2007 (contro i 35 annui ammessi dalla legge) e 173 superamenti al 15 ottobre 2008.

Ciononostante non ci risulta che sia stata adottata la benché minima misura per contenere i livelli di PM10 e i conseguenti danni alla salute.

Ciò appare ancor più sorprendente se si considera che la polverosità ambientale è del tutto evidente già ad occhio nudo a chiunque transiti dall’Aurelia o dalle strade vicine.

Un punto cruciale è la via Aurelia a cavallo dell’incrocio con via Marchetti, per i nuvoloni di polvere sollevati dal transito dei veicoli (Foto 1-4) che persistono a lungo sospesi nell’aria (Foto 5-11). Ma analoghe condizioni di polverosità –se non peggiori– interessano anche via Marchetti (foto 12-15), via Longobarda (Foto 16-21), via Gotara (Foto 22) e via Dorsale (Foto 23-25).

 

Le cause della polverosità

Tra le cause vi è l’incuria delle strade, ai cui bordi si accumulano depositi di terre e marmettola (Foto 26-30), continuamente risollevati dal traffico.

Buona parte delle terre, con ogni probabilità, vi è stata depositata dai camion che trasportano all’area di stoccaggio posta all’incrocio Aurelia-v. Marchetti (Foto 32-34) le terre di scavo delle gallerie della strada dei marmi (compresa quella sull’Aurelia: Foto 31).

La marmettola, assieme a terre, proviene dall’intenso traffico dei camion che trasportano detriti di marmo alle aziende di trasformazione (Omya, Imerys Granital, Imerys Carbital, Granulati Carrara, Gran Bianco Carrara: Foto 35-44), quasi sempre con piazzali non asfaltati e pieni di polvere (trascinata all’esterno dai camion in uscita: Foto 30 e 44).

Merita osservare che la grande maggioranza del traffico pesante è costituita dai camion provenienti dalle cave di Carrara che, a causa dell’assoluta rudimentalità dell’impianto di lavaggio di Torano (non lava la carrozzeria, è solo un impianto lavaruote e, oltretutto, largamente inefficace: Foto 45-50), hanno la carrozzeria e le ruote sporche in modo indecente (Foto 51-64).

 

Abbandonare ogni comportamento di passività

Considerato che la situazione perdura da anni nonostante la sua gravità, l’assoluta evidenza, i rischi per la salute e le proteste della popolazione, riteniamo che gli enti in indirizzo (ognuno dei quali ha un suo ruolo nella tutela della salute pubblica) debbano abbandonare ogni comportamento di passività verso una situazione obiettivamente intollerabile.

Invitiamo perciò ciascun ente in indirizzo a farsi urgentemente promotore di un’iniziativa congiunta volta a risolvere radicalmente i problemi.

La mancata soluzione dei problemi segnalati rappresenterebbe, infatti, un fallimento per l’intero sistema istituzionale locale.

 

Misure da adottare

Tra le misure da adottare ci permettiamo di suggerire:

  • obbligo, per tutte le aziende che lavorano o movimentano detriti di marmo, materiali terrosi o comunque polverulenti, di asfaltare i piazzali, di tenerli costantemente puliti e di installare un impianto di lavaggio dei camion in uscita (per carrozzeria, ruote e scocca);
  • divieto di tenere all’aperto cumuli di materiali suscettibili di rilasciare polveri sotto l’azione del vento o del dilavamento da parte delle piogge e obbligo di stoccarli in sili o, comunque, in locali chiusi;
  • pulizia radicale e periodica delle sedi stradali, con particolare riguardo ai bordi della carreggiata;
  • sostituzione dell’impianto di lavaggio camion di Torano con uno degno di tale nome;
  • obbligo per i camion di cassone a tenuta stagna, da tenere sempre coperto con telone durante il viaggio;
  • predisposizione di un rigoroso piano di controlli, con sanzioni severe per gli inadempienti (fino alla revoca dell’autorizzazione).

Pienamente disponibili ad incontri e approfondimenti, porgiamo distinti saluti.

Carrara, 18 ottobre 2008

Legambiente Carrara, la presidente Mariapaola Antonioli
Legambiente Massa-Montignoso, il presidente Gianni Volpini

 

Foto 1. Incrocio via Aurelia-via Marchetti: polveri sollevate dal transito dei veicoli.
Foto 2. Incrocio via Aurelia-via Marchetti: polveri sollevate dal transito dei veicoli.
Foto 3. Incrocio via Aurelia-via Marchetti: polveri sollevate dal transito dei veicoli.
Foto 4. Incrocio via Aurelia-via Marchetti: polveri sollevate dal transito dei veicoli.
Foto 5. Via Aurelia,direzione Massa, presso incrocio con via Marchetti: polverosità diffusa.
Foto 6. Via Aurelia,direzione Massa, presso incrocio con via Marchetti: polverosità diffusa.
Foto 7. Via Aurelia presso distributore Shell, direzione Massa: polverosità diffusa.
Foto 8. Via Aurelia presso distributore Shell, direzione Massa: polverosità diffusa.
Foto 9. Via Aurelia in un momento di calma: sullo sfondo (dietro il camion) è visibile polverosità diffusa.
Foto 10. Via Aurelia, arco cementeria: evidente polverosità diffusa.
Foto 11. Via Aurelia, arco cementeria: evidente polverosità diffusa.
Foto 12. Via Marchetti, direzione Aurelia, in un momento di calma.
Foto 13. Via Marchetti, direzione Aurelia: polverosità elevata; camion sullo sfondo (freccia) quasi invisibile.
Foto 14. Via Marchetti, direzione Aurelia: polverosità elevata.
Foto 15. Via Marchetti, direzione Aurelia: polverosità elevata.
Foto 16. Via Longobarda (estremità via Dorsale), in un raro momento di calma, con buona visibilità.
Foto 17. Via Longobarda (estremità via Dorsale): polverosità diffusa.
Foto 18. Via Longobarda (estremità via Dorsale): polverosità diffusa.
Foto 19. Via Longobarda (estremità via Dorsale): polverosità elevata.
Foto 20. Via Longobarda (estremità via Dorsale): polverosità elevata.
Foto 21. Via Longobarda: polverosità elevata. La freccia segnala la posizione di un camion, praticamente invisibile.
Foto 22. Via Gotara: polveri sollevate da un camion di scaglie diretto alla Imerys Carbital.
Foto 23. Via Dorsale in un momento di buona visibilità.
Foto 24. Via Dorsale: polverosità elevata.
Foto 25. Via Dorsale: polveri sollevate dal transito del camion.
Foto 26. Via Aurelia: depositi di terre e marmettola al bordo della carreggiata.
Foto 27. Via Aurelia: depositi di terre e marmettola al bordo della carreggiata.
Foto 28. Via Aurelia: depositi di terre al bordo della carreggiata, presso il cantiere della strada dei marmi.
Foto 29. Via Longobarda, presso la ferrovia: depositi di terre e marmettola al bordo della carreggiata; marmettola sulla carreggiata.
Foto 30. Via Longobarda: marmettola sulla carreggiata, depositata dai camion in uscita dalla Imerys Granital.
Foto 31. Aurelia, cantiere strada dei marmi: le ruote dei camion, “lavate” passando nell’acqua della vasca (freccia), si ricaricano di terra all’uscita della vasca e si immettono nell’Aurelia.
Foto 32. Area di stoccaggio delle terre di scavo dei cantieri della strada dei marmi, presso via Aurelia-via Marchetti.
Foto 33. Area di stoccaggio delle terre di scavo dei cantieri della strada dei marmi, presso via Aurelia-via Marchetti.
Foto 34. Area di stoccaggio delle terre di scavo dei cantieri della strada dei marmi, presso via Aurelia-via Marchetti.
Foto 35. L’Omya di Avenza è la più pulita delle aziende di lavorazione delle scaglie: piazzali e strade interne sono asfaltati e puliti.
Foto 36. L’impianto Omya in loc. La Piastra (Torano), da cui partono i camion, è invece pessimo: versante coperto da polveri, con numerosi cumuli di marmettola.
Foto 37. Imerys Granital, via Longobarda: piazzali non asfaltati, polveri diffuse e cumuli all’aperto.
Foto 38. Imerys Carbital, via Gotara: cumuli all’aperto di scaglie e granulati.
Foto 39. Gran Bianco, via Prov. Massa-Avenza: polveri diffuse e cumuli all’aperto.
Foto 40. Granulati Carrara, v. Gotara: cumuli all’aperto, piazzali non asfaltati e polverosi.
Foto 41. Imerys Granital: cumuli polverosi all’aperto (freccia) e piazzale coperto da marmettola.
Foto 42. Imerys Carbital (v. Gotara): cumuli all’aperto, autocisterna con polvere di marmettola sul tetto.
Foto 43. Gran Bianco Carrara (v. Dorsale): impianto completamente imbrattato di polvere di marmettola.
Foto 44. Granulati Carrara (v. Gotara): cumuli polverulenti all’aperto.
Foto 45. Camion in uscita dall’impianto di lavaggio di Torano: carrozzeria e ruote sporche.
Foto 46. Camion in uscita dall’impianto di lavaggio di Torano: carrozzeria e ruote sporche.
Foto 47. Camion in uscita dall’impianto di lavaggio di Torano: parafanghi e ruote sporche.
Foto 48. Camion in uscita dall’impianto di lavaggio di Torano: carrozzeria e ruote sporche.
Foto 49. Fuoristrada in uscita dall’impianto di lavaggio: incrostazioni di fango in battistrada e parafango.
Foto 50. Camion in uscita dall’impianto di lavaggio di Torano: battistrada e ruote (interno) sporchi.
Foto 51. Camion trasporto blocchi: pianale vuoto, con depositi di marmettola (che sarà persa per strada).
Foto 52. Camion trasporto blocchi: pianale con depositi di marmettola (che sarà persa per strada).
Foto 53. Camion trasporto granulati: bocche di carico con depositi di marmettola (che sarà persa per strada).
Foto 54. Camion trasporto granulati: La polvere forma piccoli depositi sul margine del cassone e rende poco visibili le scritte del portellone.
Foto 55. Via Aurelia: dopo molti km (dalla Piastra) il camion di granulati disperde ancora polveri dal tetto.
Foto 56. Autocisterna di carbonato micronizzato, mentre rilascia abbondanti polveri dal tetto.
Foto 57. Camion scaglie con carrozzeria sporca.
Foto 58.Camion terre con carrozzeria sporca.
Foto 59. Camion con carrozzeria originariamente rossa.
Foto 60. Camion con carrozzeria originariamente gialla.
Foto 61. Camion con carrozzeria originariamente blu.
Foto 62. Camion sporco, viaggia col telone aperto.
Foto 63. Camion palesemente sporco, con portellone non a tenuta.
Foto 64. Dal portellone non a tenuta fuoriescono fanghi che, disseccandosi, genereranno polveri.

 



Per saperne di più:

Sulla perdita di fanghi per i cassoni non a tenuta e sul successivo risollevamento di polveri sottili:

Le polveri evitabili – 3. (quelle del sindaco) (VIDEO, 16/9/2010) durata: 18’ 05”

La politica del sindaco sulle polveri sottili è criticata con ironia in:

Assegnato al sindaco Zubbani il premio “Angelo dei camionisti” (31/12/2008)

Sulle ordinanze locali (sindaco e tribunale) relative a polveri sottili, camion e cave:

 Ordinanza Pulizia Camion e Cave n. 35457/2005.pdf (82 KB)

Sul mancato rispetto dell’ordinanza comunale da parte dei camion, per omessi controlli della polizia municipale:

Alla polizia non piace l’ordinanza camion puliti (VIDEO) (VIDEO, 31/10/2011) durata: 20’ 39”

Camion con scaglie sporgenti: in un solo giorno 50 violazioni (come i camion multati in due anni e mezzo) (8/9/2011)

La polizia municipale controlla davvero i camion del marmo? (1/7/2011)

La polizia non controlla i camion? Ecco i nostri controlli fotografici (3/5/2011)

Incontro “giovani, sentinelle della legalità” sulle polveri sottili: l’intervento di Legambiente (28/3/2011)

Ecco i dati dei controlli sui camion del marmo. La polizia chiude gli occhi? (21/3/2011)

Lettera aperta alla comandante: la Polizia municipale non riconosce l’ordinanza comunale? (22/10/2010)

Cassoni a tenuta. La polizia ammette: per 3 anni nessun controllo; adesso iniziamo (col sistema più inefficace e ingiusto) (20/3/2009)

La conferma più autorevole della mancata volontà di fare i controlli viene direttamente dalle risposte del sindaco e della polizia municipale:

Controlli sui cassoni a tenuta: ecco la risposta evasiva del sindaco (13/2/2009)

Controlli sui cassoni a tenuta: la risposta della polizia municipale (29/1/2009)

 


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