Omya SpA
Via Antica Massa 67
54031 Avenza (MS)
info.it@omya.com
Egr. direttore,
Tra le aziende del carbonato l’Omya è la migliore dal punto di vista ambientale
lo riconosciamo in partenza: tra le aziende locali che producono granulati e polveri di marmo, l’Omya (certificata UNI EN ISO 9001 e 14001) è la migliore sotto il profilo ambientale.
Nel vostro sito web si sottolinea che la vostra attività «non può prescindere dal rispetto dell’ambiente. Vengono adottati controlli rigorosi per prevenire e limitare al massimo impatti ambientali. Sia gli impianti produttivi di La Piastra che quelli di Avenza sono in edifici chiusi ed insonorizzati, mentre lo stoccaggio avviene esclusivamente in sili di cemento e acciaio, al fine di prevenire qualsiasi emissione di polveri in aria. Il trasporto dei prodotti avviene su autotreni completamente chiusi per evitare la dispersione di polveri in aria, mentre le operazioni di carico degli automezzi avvengono in depressione, totalmente automatizzate e supervisionate da una sofisticata sala di controllo».
D’altronde basta una sola occhiata alle foto aeree per vedere che gli impianti, le strade interne e i piazzali del vostro stabilimento di Avenza (asfaltati e puliti, senza cumuli all’aperto: Foto 1) si distinguono nettamente da quelli, molto polverosi, di altre aziende analoghe e vicine (Foto 2-5).
Vi sono però alcuni problemi: l’impianto della Piastra
Tuttavia, proprio perché la vostra azienda si propone come leader anche sotto il profilo del rispetto ambientale, vi segnaliamo diversi problemi ancora da risolvere.
Partiamo dall’impianto della Piastra: i cumuli esposti al vento e alle piogge e le polveri disperse dai nastri trasportatori che imbrattano l’intero versante indicano che l’obiettivo di «prevenire qualsiasi emissione di polveri in aria» è ben lontano dall’essere raggiunto (Foto 6-10).
Le polveri diffuse durante il trasporto
Anche il trasporto dei semilavorati dallo stabilimento della Piastra a quello di Avenza, pur avvenendo su autotreni chiusi, non raggiunge l’obiettivo di evitare la dispersione di polveri. Lo testimoniano la carrozzeria sporca (Foto 11, 12, 18) e la polvere accumulata presso i chiusini di carico (Foto 16-17) e rilasciata durante il viaggio (Foto 13-14).
Sebbene il colore bianco dei camion si presti a mascherare la polvere di marmo, quest’ultima appare evidente ad un’esame non superficiale (Foto 15-16).
Anche i camion di carbonato micronizzato in uscita dallo stabilimento di Avenza rilasciano talora rilevanti quantità di polvere dal tetto (Foto 19-20).
Alcune misure da adottare
In conclusione, considerata anche la drammatica situazione delle polveri sottili a Carrara, ci permettiamo di richiamare la vostra azienda agli impegni ambientali assunti e ai requisiti delle certificazioni ambientali.
Interventi radicali appaiono necessari soprattutto per l’impianto della Piastra: ad esempio nastri trasportatori in tunnel ermetici, carico tramogge in locali in depressione, eliminazione degli stoccaggi all’aperto, dispositivi efficaci di pulizia delle bocche di carico dei camion, pulizia straordinaria dell’intero versante e scrupolosa e regolare pulizia dei piazzali.
Per l’impianto di Avenza, in condizioni nettamente migliori, il punto più critico riguarda la pulizia delle bocche di carico delle autocisterne e la polvere sulla carrozzeria dei camion di granulati in arrivo. Un controllo visivo dei camion all’ingresso dello stabilimento e un impianto di lavaggio al quale avviare i camion che risultano non adeguatamente puliti, completerebbero gli interventi riportando l’azienda agli standard ambientali prefissati.
Disponibili a chiarimenti e approfondimenti, porgiamo distinti saluti.
Carrara, 15 ottobre 2008
Legambiente Carrara
la presidente Mariapaola Antonioli
Per saperne di più:
In un primo momento la nostra lettera è rimasta senza risposta, costringendoci a rivolgerci alla sede centrale di Milano.In seguito, tuttavia, l’Omya si è attivata e ci ha invitato ad un incontro, permettendoci di constatare come avesse messo in atto gran parte dei nostri suggerimenti.
Una volta tanto, una storia a lieto fine!
L’Omya accoglie le nostre critiche: un esempio da imitare (9/4/2009)
Sollecito all’Omya: lettera alla sede centrale (20/12/2008)