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Raccolta differenziata dell’organico: un invito ai cittadini e all’AMIA

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La visita all’impianto del Cermec, in occasione dell’interessante iniziativa “Rifiuti, Luci e ombre: impianti aperti” tenutasi sabato ha fornito molti spunti di riflessione.

Vogliamo però toccarne uno solo, quello della raccolta differenziata porta a porta della frazione organica, recentemente attivata in via sperimentale in una parte di Marina, in vista dell’estensione graduale a tutta la città.

Con sorpresa e rincrescimento, abbiamo notato che, se gran parte dell’organico era correttamente conferita in sacchetti biodegradabili (in Mater-Bi, la plastica ottenuta dal mais), non erano pochi i comportamenti scorretti.

 

Mescolare plastica all’organico compromette la raccolta differenziata

Tra i sacchetti trasparenti in Mater-BI, infatti, spiccavano immediatamente –per il diverso colore– le borse in polietilene dell’Esselunga o della Conad o i sacchetti deputati alla raccolta della carta.

Questi comportamenti vanno immediatamente corretti, visto che i sacchetti non biodegradabili rischiano di compromettere sul nascere lo scopo principale della raccolta differenziata dell’organico: la produzione di compost di qualità.

 

Rieducare subito i comportamenti scorretti

Invitiamo perciò i cittadini a conferire l’organico esclusivamente negli appositi sacchetti, senza mescolarvi altri materiali, e gli operatori AMIA a svolgere un’efficace azione persuasiva, come già avviene in altre città italiane: quando il sacchetto dell’organico non è corretto, ricordare gentilmente all’utente le modalità corrette e, soprattutto, lasciargli il sacchetto, informandolo che verrà ritirato la volta successiva, solo se rispetterà le norme di conferimento.

Carrara, 12 ottobre 2009
Legambiente Carrara

 

Lo scarico della raccolta differenziata dell’organico nell’impianto CERMEC.

 


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