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Perché l’impianto di lavaggio è rimasto fermo?

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Lavori mal programmati, impianto di lavaggio fermo e camion non lavati = polveri a volontà

Stamani, finalmente, dopo 9 giorni di inattività (25 agosto – 2 settembre) durante i quali i camion del marmo hanno attraversato la città senza alcun lavaggio, l’impianto di lavaggio di Torano ha ripreso a funzionare.

L’inefficacia dell’impianto era evidente: bastava guardare la sporcizia dei camion che transitavano in città.
Così il Comune ha proceduto a lavori di adeguamento che, giustamente, ha programmato dal 9 al 24 agosto, periodo nel quale i camion erano fermi per ordinanza sindacale (coincidente con le ferie).

Peccato, però, che i lavori siano iniziati solo il 18; così il 25 agosto, alla ripresa del traffico pesante, i lavori non erano terminati e l’ingresso all’impianto era sbarrato (foto 1), risparmiando ai camionisti anche quei fastidiosi 30 secondi necessari per transitare nel tunnel di lavaggio.

Foto 1. Ingresso dell’impianto di lavaggio, sbarrato per lavori (31 agosto 2008).

 

Le modeste migliorie non giustificano i lunghi tempi d’intervento

Le migliorie apportate all’impianto non sembrano complesse: sono state installate due file di getti laterali, ad altezza d’uomo, per lavare le fiancate dei camion (foto 2); inoltre in alcuni spruzzatori rudimentali (semplici fori praticati col trapano nei tubi di plastica posti a terra) sono stati inseriti ugelli metallici, per migliorare l’efficacia del getto idrico (foto 3).

Due settimane per questo intervento sembrano molte, ma senz’altro ci saranno stati motivi tecnici.

Foto 2. Spruzzatori laterali installati nell’impianto, ad altezza d’uomo (31 agosto 2008).
Foto 3. Sopra: spruzzatori inferiori prima dell’intervento (semplici fori nel tubo: giugno 2008). Sotto: in alcuni fori sono stati inseriti ugelli (31 agosto 2008).

È dovere del Comune dare spiegazioni

Per tutto il periodo in cui i camion hanno viaggiato senza lavaggio ci siamo astenuti da facili critiche, vista comunque l’utilità dei lavori e considerato che il traffico pesante non era ancora a pieno ritmo.

Ma oggi che l’impianto ha ripreso a funzionare chiediamo almeno alcune spiegazioni all’Amministrazione.

Come mai i lavori sono iniziati il 18 agosto, anziché l’11, perdendo così una settimana?

Come mai, al momento in cui si prospettava uno slittamento dei tempi, non si è proceduto all’intensificazione dei lavori, anche ricorrendo al lavoro straordinario e, se necessario, notturno?

Come mai l’1 e il 2 settembre l’impianto è stato fermo senza che vi venisse effettuato alcun lavoro? Eppure, col traffico pesante che aveva ripreso il pieno ritmo, la disseminazione delle polveri durante il viaggio dei camion era evidente ad occhio nudo (foto 4)!

Foto 4. San Martino, presso il Tribunale: i camion, non più lavati, disseminano le polveri lungo il loro tragitto (2 settembre 2008).

 

Il motivo di fondo dei ritardi sta nell’incuria dell’Amministrazione

Senz’altro l’Ammnistrazione fornirà con dovizia di particolari le motivazioni tecniche del prolungato fermo dell’impianto.

Noi riteniamo che la motivazione di fondo non sia di natura tecnica e che l’incuria mostrata dall’Amministrazione in questo episodio confermi la sua scarsa attenzione nei confronti del problema delle polveri e dei cittadini, costretti a respirarle.

In ogni caso, cogliamo l’occasione di ricordare nuovamente che, anche con le migliorie apportate, l’impianto di lavaggio resta assolutamente inadeguato, in quanto un breve passaggio sotto getti d’acqua in posizione fissa non può garantire un lavaggio efficace.

 

Occorrono soluzioni professionali, basta con interventi approssimativi

Vista, invece, la grande importanza di un lavaggio efficace ai fini dell’abbattimento delle polveri, è ora di adottare soluzioni professionali abbandonando la pratica, finora seguita, di soluzioni impiantistiche di ripiego ed approssimative.

Invitiamo dunque l’Amministrazione a realizzare impianti (uno solo non è sufficiente) attrezzati almeno come i normali autolavaggi: dotati di spazzole rotanti per le fiancate, di tunnel di asciugatura, di lancia a mano (per rimuovere le incrostazioni sotto i parafanghi e la scocca e pulire in maniera mirata le parti più sporche, compresi i pianali dei camion che trasportano blocchi), ecc.

Dovendo essere gestiti in maniera professionale, gli impianti dovranno essere dotati di personale che svolga il lavaggio in maniera rapida ed efficace.

Il tutto, naturalmente, dietro il pagamento del servizio, non a carico dei cittadini!

Carrara, 3 settembre 2008
Legambiente Carrara

 



Per saperne di più:

Sulle inefficienze dell’impianto di lavaggio camion di Torano:

Lavaggio camion di Torano: le nostre proposte per l’impianto della vergogna (20/9/2008)

Le polveri evitabili – 2. L’impianto della vergogna (VIDEO, 25/8/2010) durata: 10’ 51”

 


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