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Impianto di lavaggio di Torano: come si misura la credibilità dell’amministrazione

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Tre mesi per un nuovo impianto sono troppo pochi? Bene, ma solo se si attuano subito le misure che richiedono tempi brevi!

Il sindaco non ha tutti i torti: realizzare un nuovo impianto di lavaggio per i camion in soli tre mesi è un’impresa veramente ardua.

Su questo punto il reclamo presentato al tribunale è quindi comprensibile, purché i tempi restino stringenti e non se ne approfitti per dilazionarli.

Molto meno giustificata è l’ipotesi prospettata di non completare l’impianto di Torano con il tunnel di asciugatura (che Legambiente chiede da due anni): qui si comincia a sentir puzza di argomentazioni pretestuose.

In ogni caso, la credibilità dell’amministrazione si misura dai segnali che lancia. La richiesta di una dilazione per il tempo minimo indispensabile a costruire un nuovo impianto, infatti, è ragionevole e credibile solo se accompagnata dall’immediata adozione delle altre misure che richiedono tempi brevi.

 

Ecco come il sindaco può dimostrare la sua buona volontà

Perciò ci permettiamo di suggerire al sindaco alcune concrete dimostrazioni di buona volontà:

  1. non mettere in discussione l’impianto di asciugatura, ma realizzarlo nei tre mesi prescritti;
  2. completare subito l’impianto di Torano dotandolo di spazzole rotanti e di una lancia a mano (per il getto d’acqua ad alta pressione necessario alla pulizia di ruote, parafanghi, scocca e punti più sporchi);
  3. installare una telecamera all’impianto di Torano per controllare in continuo che il lavaggio e l’asciugatura dei camion siano effettuati in maniera scrupolosa;
  4. emanare un’ordinanza (prima dell’udienza del 23 maggio) che prescriva:
    • il lavaggio scrupoloso –utilizzando anche la lancia a mano– a tutti i mezzi provenienti dalle cave, compresi fuoristrada ed auto (che oggi attraversano la città senza alcun rispetto per le polveri veicolate: si vedano le foto 1-5);
    • la copertura del cassone anche per i camion che trasportano scaglie (foto 6);
    • copertura completa dei cassoni dei camion (oggi non a tenuta sui lati ed aperta posteriormente: foto 7);
    • guarnizioni a tenuta al portellone posteriore dei cassoni (oggi con una fessura più o meno ampia, dalla quale sgocciolano fanghi lungo il tragitto: foto 8);
    • chiusura dei cassoni anche per i camion diretti al monte (oggi viaggiano completamente scoperti disseminando polveri nel tragitto ascendente: foto 9-10).

Carrara, 12 maggio 2008
Legambiente Carrara

 

Foto 1. Anche le auto provenienti dalle cave trasportano in città notevoli quantitativi di marmettola: incrostazioni fangose sulle fiancate.
Foto 2. Depositi polverulenti di marmettola sul paraurti.
Foto 3. Depositi di marmettola entro i parafanghi; le frecce indicano due aree di distacco della marmettola disseccata.
Foto 4. La marmettola distaccata dalle auto cade sull’asfalto, pronta per essere risollevata dal traffico.
Foto 5. Incrostazioni di marmettola sotto la scocca di un fuoristrada: per eliminarle è indispensabile il getto della lancia a mano (foto maggio 2008).
Foto 6. I camion che trasportano scaglie, pur dotati di telone (freccia), lo tengono aperto, disperdendo polveri. La carrozzeria sporca testimonia l’inefficacia dell’impianto di lavaggio (privo di spazzole rotanti).
Foto 7. I teloni di copertura dei cassoni sono aperti all’estremità posteriore.
Foto 8. Il portellone posteriore non a tenuta permette la fuoriuscita di fanghi. Talora la fessura è molto ampia, come quella visibile tra le due frecce.
Foto 9. Lungo il percorso ascendente i camion viaggiano col cassone scoperto, disperdendo polveri senza alcuna necessità.
Foto 10. Foto 10. Camion vuoto, col cassone scoperto. Si noti anche la carrozzeria sporca, a riprova dell’inefficacia dell’impianto di lavaggio (privo di spazzole rotanti).

 



Per saperne di più:

Sulle possibili misure di riduzione delle polveri sottili, ostinatamente respinte dal sindaco:

Le polveri evitabili – 3. (quelle del sindaco) (VIDEO, 16/9/2010) durata: 18’ 05”

Sulle inefficienze dell’impianto di lavaggio camion di Torano:

Lavaggio camion di Torano: le nostre proposte per l’impianto della vergogna (20/9/2008)

Le polveri evitabili – 2. L’impianto della vergogna (VIDEO, 25/8/2010) durata: 10’ 51”

Sul mancato rispetto dell’ordinanza comunale da parte dei camion, per omessi controlli della polizia municipale:

Alla polizia non piace l’ordinanza camion puliti (VIDEO) (VIDEO, 31/10/2011) durata: 20’ 39”

Camion con scaglie sporgenti: in un solo giorno 50 violazioni (come i camion multati in due anni e mezzo) (8/9/2011)

La querela a Legambiente: un passo falso che non giova alla polizia municipale (9/8/2011)

Controlli sui camion: Legambiente querelata per diffamazione dal sindacato di polizia (5/8/2011)

La polizia municipale controlla davvero i camion del marmo? (1/7/2011)

La polizia non controlla i camion? Ecco i nostri controlli fotografici (3/5/2011)

Incontro “giovani, sentinelle della legalità” sulle polveri sottili: l’intervento di Legambiente (28/3/2011)

Omessi controlli sui camion del marmo: Legambiente chiede un incontro alla comandante della polizia municipale (21/3/2011)

Ecco i dati dei controlli sui camion del marmo. La polizia chiude gli occhi? (21/3/2011)

Lettera aperta alla comandante: la Polizia municipale non riconosce l’ordinanza comunale? (22/10/2010)

Polizia municipale: perché non dà il suo contributo a ridurre le polveri sottili? (19/10/2010)

Ancora giornate di fermo camion, grazie all’incuria di camionisti, sindaco e polizia municipale (30/10/2009)

Controlli (non) effettuati sui camion: sindaco e polizia municipale sollecitati a rispondere (17/1/2009)

Mancati controlli sui camion: le responsabilità della polizia municipale (4/12/2008)

Controlli sui cassoni a tenuta: richiesta formale a sindaco e polizia (28/11/2008)

 


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