Il Comune rigetta i suoi progetti e approva la variante al piano dell’arenile
Approfittando del periodo vacanziero, quando l’attenzione pubblica è al minimo, il Comune approva la variante al Piano dell’Arenile. Entreremo nel merito del provvedimento dopo una più accurata analisi, ma un punto fermo vogliamo metterlo subito e riguarda l’area della Fossa Maestra.
Non capiamo la pervicacia dell’Amministrazione nel non voler realizzare l’area umida retrodunale e il fitodepuratore che pure erano stati progettati proprio da ARPAT, AMIA e Comune su impulso di Legambiente. Il Comune, anzi, ha già speso per il progetto esecutivo (redatto dalla soc. Ambiente) che è pronto da anni, ma è stato messo nel cassetto. Quel progetto consentirebbe di riqualificare l’area dal punto di vista naturalistico e turistico, nonché di migliorare la balneabilità del mare antistante, depurando le acque della Fossa Maestra.
Privati acquistano l’area della Fossa Maestra, destinata esclusivamente a zona umida
Il piano strutturale prevede lì un’area umida: ogni altra destinazione è pertanto incompatibile con quanto stabilito dallo strumento urbanistico. Molto gravi, quindi, appaiono le pressioni del consigliere della Margherita, Pierluigi Iardella, che, in spregio al piano strutturale, insiste da tempo per realizzarvi impianti sportivi ed annessi vari, sostenendo l’esigenza di dare spazio ai privati.
Ora questi privati, cioè i proprietari dei bagni antistanti (Delfino, Lunezia e Stella del Mare) che si vorrebbe premiare consentendo loro di edificare là dove non potrebbero, sono signori che hanno acquistato un’area nella piena consapevolezza che il piano strutturale vi prevede esclusivamente la destinazione ad area umida.
Cambiare la destinazione dell’area favorisce la speculazione e l’illegalità
Cambiare il piano, dando loro la possibilità di costruire sull’area, vorrebbe perciò dire premiare e favorire la speculazione e l’illegalità.
Siamo dunque nettamente contrari ad ogni variante per l’area della Fossa Maestra. Non abbiamo infatti tanto combattuto per abbattere il residence abusivo, per vedere poi sorgere al suo posto altro cemento.
Carrara, 9 agosto 2006
Legambiente Carrara
Per saperne di più:
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