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PM10: in un trimestre quasi raggiunto il limite annuo. Il Comune appare impreparato

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Situazione da emergenza, ma provvedimenti inadeguati

Giunti al 33esimo giorno in cui si è varcato il limite di superamento delle polveri sottili (PM10) nella zona della Lugnola, riteniamo necessario fare il punto della situazione: nonostante già da tempo le polveri siano un’emergenza per la salute della popolazione, percepibile anche ad occhio nudo e ampiamente confermata dai risultati analitici, siamo arrivati assai vicini al limite di legge (35 giorni), senza che il sindaco (la massima autorità sanitaria) abbia preso provvedimenti per rimuovere definitivamente le cause del problema.

 

Di giorno respiri le polveri, di notte non dormi

Ecco cosa il Comune sta facendo, o intende fare nei prossimi mesi, in proposito.
Dal 13 Marzo viene effettuato quotidianamente il lavaggio notturno della via Carriona, nel tratto dalla Lugnola a Fossola.

Nonostante tale provvedimento sembri aver migliorato la situazione, non può essere ritenuto una soluzione permanente, non solo perché implica l’impiego straordinario di mezzi e personale dell’A.M.I.A., i cui costi gravano totalmente sul Comune e quindi sulla cittadinanza, ma soprattutto per l’impatto acustico dei mezzi adoperati.

I cittadini oltre a pagare per polveri non causate da loro, ora rischiano di non riuscire neanche più a dormire bene! Legambiente chiede perciò la misurazione e una valutazione tecnica dell’inquinamento acustico del lavaggio notturno.

Altri provvedimenti prospettati sono l’asfaltatura, con materiale speciale, del tratto maggiormente interessato dalle polveri e la modifica dell’impianto di lavaggio (dal quale ad oggi peraltro non passano i camion con blocchi !), che non prevede però l’asciugatura, richiesta da Legambiente più volte.

 

Il disinteresse del Comune al tavolo tecnico provinciale

Grave, perché sintomo di una situazione di disorganizzazione e disinteresse, è poi il fatto che il Tavolo Tecnico, riunito in Provincia per discutere di questo tema e di cui il Comune fa parte, fatichi ad arrivare ad un’ipotesi di soluzione per mancanza di dati. Le ufficiali e ripetute richieste al Comune ed al Comando della Polizia Municipale effettuate dalla Provincia sono infatti cadute quasi totalmente nel vuoto. Ad oggi dunque non è ancora stato possibile venire a conoscenza del numero dei passaggi giornalieri dei camion, della loro tipologia e, ad esempio, del numero esatto dei mezzi “non locali” o di quelli stimati senza autorizzazione.

In definitiva i provvedimenti presi e proposti ci sembrano solo a carattere temporaneo e quindi provvisori, mentre non si parla affatto di misure più radicali quali il maggiore controllo e la riduzione dei passaggi giornalieri di camion, la pulizia dei piazzali di cava e l’obbligo di copertura per tutti mezzi dopo il controllo alla pesa, per ora ventilato solo come ipotesi.

Carrara, 20 marzo 2006
Legambiente Carrara

 



Per saperne di più:

Sulle possibili misure di riduzione delle polveri sottili, ostinatamente respinte dal sindaco:

Le polveri evitabili – 3. (quelle del sindaco) (VIDEO, 16/9/2010) durata: 18’ 05”

Le polveri evitabili – 2. L’impianto della vergogna (VIDEO, 25/8/2010) durata: 10’ 51”

Le polveri evitabili – 1. I camion del marmo (VIDEO, 25/4/2010) durata: 8’ 55”

I bisonti del marmo: polveri a volontà (VIDEO, 15/4/2010) durata: 7’ 13”

Lavaggio camion di Torano: le nostre proposte per l’impianto della vergogna (20/9/2008)

 


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